I gravi mali italiani-Al primo posto la mancanza dei “paladini di civiltà”

I gravi mali italiani-Al primo posto la mancanza dei “paladini di civiltà”

Giuseppe Lembo                                                                                        

I mali d’Italia sono ormai tanti; sono mali profondi causati da un nascente e sempre più diffuso nanismo culturale; le gravi conseguenze sono la causa di un profondo malessere italiano. Il nostro Paese, faro di civiltà, così come raccontato dalle tante pagine di storia italiana, si è spogliato della forza del sapere; così facendo, ha cancellato i tanti paladini di civiltà che, nel tempo, operando saggiamente in tutti i campi del sapere, hanno fatto grande l’Italia, arricchendola di un patrimonio di pensiero, di valori e di beni culturali, dall’UNESCO inseriti nella lista dei beni universali, in quanto patrimonio materiale ed immateriale dell’umanità. Da un passato storico così importante e caro al mondo, stiamo precipitosamente scivolando in un presente dalle condizioni tristi; dalle condizioni sempre più tristi per il futuro italiano che deve fare i conti con quello che succede nel mondo e con i tanti cambiamenti epocali che si susseguono alla velocità della luce e sempre più spesso, non promettono niente ma proprio niente di buono; tanto, per la crisi crescente dell’Occidente ormai al capolinea e della forza d’urto di uno Stato islamico, oggi fortemente presente sullo scacchiere del mondo con una sua grande capacità, soprattutto programmatica, di forza dirompente ed alternativa ai potenti, attuali regolatori del dialogo tra i potenti della Terra e dei rapporti umani, sociali, economici e politici della diversità, tra l’altro, in cammino che devono sapersi ritrovare insieme per costruire, senza dictat, il frutto di un assordante potere assolutistico e/o i minacciosi fanatismi fondamentalisti, quelle vie della pace nel mondo, assolutamente necessarie per tutti gli uomini della Terra che vogliono sentirsi garantiti nel loro legittimo diritto alla vita e nel vero diritto alla dignità di uomini, purtroppo, inopportunamente negati ai più. La minaccia fondamentalista dello Stato islamico, sia quella vera attraverso gli attentati, sia quella della martellante propaganda a tutto campo, è un grave danno per tutto l’Occidente; è un danno per l’Europa e per l’Italia che, dovendo vivere allertata e con il fiato sospeso, ha difficoltà crescenti per trovare soluzioni nuove ai suoi tanti problemi sui quali influisce e non poco, la grande confusione italiana e le tante incertezze globalizzate che condizionano la vita e soprattutto il futuro di tutto e dei tutti della Terra. È un pericolo grave ed assolutamente insopportabile. Non si può fare finta di niente. Occorre ricercare tutte le soluzioni possibili, in un confronto di universalità umana che deve agire intelligentemente, capendo a fondo i problemi dell’uomo e dell’insieme umano, così come si affollano nel nostro tempo, sempre più percorso dalle incertezze dell’Essere che ha abbandonato tutto di sé, all’avere ed all’apparire, il dio unico del mondo dei nostri giorni, sempre più incerti e maledetti. In questa società dall’universale difficile, l’uomo continua ostinatamente a farsi male; tanto e soprattutto sui valori intimi della vita di ciascuno di noi, primo dei quali, la crescente contrazione degli spazi di libertà sia individuale che di insieme. L’Italia, forse più degli altri, non può sopportare a lungo l’assedio devastante di riduzione della libertà, un diritto a cui siamo fortemente affezionati e che appartiene al nostro vivere quotidiano ed al sistema Paese, che ha messo al primo posto quel fare libero senza il quale sarebbe difficile se non impossibile vivere. Le risposte universali, sono parte di noi; ci riguardano e dobbiamo, con protagonismo da saggi e giusti, contribuire a trovare le soluzioni per quella società-mondo che, se costruita al più presto, diventa la grande certezza per il futuro dell’umanità, finalmente capace di camminare intelligentemente insieme, cooperando universalmente per il grande e prioritario bene dell’uomo sulla Terra. È assolutamente urgente e necessario, contenere le minacce anche solo propagandistiche dello Stato islamico che, ovunque nel mondo, continua a fare proseliti, contagiando e facendo sognare tanti giovani musulmani e non, insoddisfatti del loro umano vivere per cui si votano al martirio dando, come uniche risposte al mondo, il terrore e la morte, giustiziando con spettacolare e disumana ferocia quelli che definiscono infedeli, schiavizzando violentemente le donne e distruggendo beni artistici e testimonianze culturali, patrimonio dell’umanità, assolutamente da proteggere evitandone la distruzione per mani inopportunamente violente anche contro i soli simboli della civiltà umana, oggi in affanno nel mondo, perché mancano purtroppo, i paladini di civiltà. L’umanità vuole vivere in pace; vuole sentirsi libera e democraticamente protetta.