Cava de’ Tirreni: Sanità, RC “4 mesi per visita in strutture pubbliche!”

Cava de’ Tirreni: Sanità, RC “4 mesi per visita in strutture pubbliche!”

Una paziente disabile (art.3 comma 4) di anni 14 con problematiche polmonari effettua una visita presso il Bambino Gesù, suggeriscono di fare approfondimenti medici e l’ortopedico prescrive per non aggravare la situazione ginnastica posturale: prima visita disponibile gennaio 2023. Per trattare la ragazzina bisogna rivolgersi al privato con trattamento a seduta di euro 40.

In Campania siamo di fronte ad una Sanità allo sbando: liste d’attesa interminabili, livelli essenziali di assistenza non rispettati, interventi sospesi, carenza di personale, disfunzioni nella sanità territoriale e un carico di cura sempre più pesante per le famiglie.

Non è più possibile osservare inermi al disfacimento del sistema sanitario campano ed è inutile che il Governatore continua a fare proclami asserendo che in Campania la sanità funziona.

La legge parla chiaro e prevede tempi massimi da rispettare per le liste d’attesa di numerose prescrizioni mediche ma, nonostante le regole, la teoria si scontra spesso con una realtà fatta di tempi molto lunghi.

Il ricorso alla sanità privata deve essere complementare, non sostitutivo della sanità pubblica, e per questo vi deve essere un impegno della Regione a costruire i percorsi di salute efficienti ed equi per evitare che ci siano malati di serie A e malati di serie B.

La responsabilità consapevole di questa situazione è di De Luca e della sua amministrazione, che continuano a cedere presìdi alla Sanità privata e a macinare rotocalchi di propaganda raccontando come tutto funzioni alla perfezione.

L’assenza di una sanita territoriale rappresenta il fallimento di De Luca.

Quando si riordinerà la medicina territoriale? Quando si creeranno i Presidi Territoriali di Assistenza? Quando si avrà un collegamento stretto tra offerta sanitaria e offerta di servizi socio-assistenziali attraverso gli Ambiti Sociali?

Le lunghe liste di attesa rendono il diritto alle cure un privilegio: chi ha i soldi prenota subito tutti gli altri attendono o rinunciano. Curarsi è un diritto.