Scafati: Comitato Polverificio Borbonico, statua Santa Barbara ritorna alla sede originale nella cappella del Polverificio

Scafati: Comitato Polverificio Borbonico, statua Santa Barbara ritorna alla sede originale nella cappella del Polverificio

Rita Occidente Lupo

Santa Barbara, protettrice dai fulmini e venerata anche in Sicilia, Umbria e Marche, con la Sua mano protettrice sulla città di Scafati. Una giornata senza dubbio memorabile  che, nella ricorrenza della Santa, ha visto confluire nella Chiesa di Santa Maria delle Vergini, tante espressioni politico-culturali ai piedi del sacro simulacro. Perché la Santa, ritorna a casa, al Real Polverificio Borbonico. Questo l’assist lanciato dal neonato Comitato, presieduto dal noto artista Espedito De Marino, che s’occuperà di creare eventi nell’indotto circuito urbano, grazie proprio alla prestigiosa struttura, la cui memoria avvolta dalla ragnatela dei secoli. “L’iniziativa a carattere culturale- ha dichiarato il parroco don Giovanni De Riggi- anche se la chiesa detiene la statua, ma è  giusto che ritorni nella cappella del Polverificio, a Lei dedicata”. L’evento, per far conoscere l’esistenza del Comitato, dell’impegno che intende profondere per rilanciare la Città. “Che vede proprio nel Polverificio- ha aggiunto il Sindaco Cristoforo Salvati- un pezzo di storia, un amarcord dell’era borbonica. Accarezziamo il sogno di rilanciare una città mortificata per tanto tempo sotto ogni aspetto. Penalizzata per la cultura, quasi indifferente al passato che occhieggia dai manuali storici. Il Polverificio rimanda al Regno delle Due Sicilie già dall’architettura e non possiamo lasciarlo nel dimenticatoio. Grazie al Comitato sono certo che si creeranno diverse occasioni per favorire il rilancio turistico.”

Antonia Solpietro, storico dell’ ufficio dei beni culturali della diocesi di Nola, con dovizia di particolari ha illustrato il Simulacro. “Chi ha fatto la torre, geniale, perché la torre simbolo di Scafati. Il Polverificio, struttura stupenda possa essere possibilità di grande luogo d’incontro per intero Agro in cui far cultura. Nato con Ferdinando II di Borbone struttura non solo per polvere da sparo. Già coi Borboni nacque idea di complesso architettonico con diverse fabbriche, nascita di industrializzazione, precursori proprio i Borboni del processo. Copia d’identità di Caserta a San Leucio le seterie, polo produttivo il Polverificio. Nel centro produttivo la cappella a Santa Barbara, ottocentesca, protettrice.” Anche le presenze regionali non si son sottratte all’incontro perché, come rimarcato da De Marino “la promozione con eventi già avviati quest’estate di musica e danza, per rilancio turistico. Conserviamo certificato di nascita di Bartolo Longo, quindi legame stretto con Pompei. Nessuno finora ha pensato a valorizzare un percorso turistico-religioso: pensiamo al giardino del Polverificio, grande ricchezza. Attrattore internazionale il real sito dev’essere valorizzato. Gli onorevoli Giovanni Mensonio e Franco Picarone, espressioni regionali, oggi ci confortano. per un patto d’amicizia tra Regione e Polverificio”. La città, come sottolineato dall’assessore Arcangelo Sicignano, ben lieta di potersi aprire a sinergiche intese con l’intero Agro. “Fare rete, valorizzare territorio con Pompei ed approfittare dei bandi regionali per la promozione turistica- ha incisivizzato Picarone, presidente della commissione bilancio regionale”. Nunzia D’Alessio, con la sua potenza canora, accompagnata dalla chitarra di De Marino, ha concluso con l’Ave Maria e Fratello Sole e Sorella Luna.