Salerno: Cimitero monumentale  

Salerno: Cimitero monumentale  

Maria Amendola

Sito nella zona nord in località Brignano  Superiore, oltre ad essere  il camposanto più importante del capoluogo è considerato da molti  un vero e proprio “museo a cielo aperto”. L’editto Napoleonico di Saint Cloud (12 giugno 1804) che vedrà in Italia la sua estensione il 5 settembre 1806, definì i canoni e le norme, i modi e i luoghi in materia di costruzione cimiteriale tassativamente fuori del centro urbano. In seguito anche  l’editto del 1817 del re di Napoli Ferdinando di Borbone diede le medesime disposizioni, il camposanto dove sorgere fuori dell’abitato, questa disposizione riguardò ogni comune del Regno delle Due Sicilie. Al tempo per la città di Salerno  furono disposti due cimiteri: uno limitrofo situato nell’attuale zona orientale di via dei Principati denominata località “Il Fuso” di cui usufruiva la cittadinanza, mentre l’altro fuori delle mura cittadine in località Brignano. Il cimitero in località “ Il Fuso ” nei primi anni trenta del ‘900 è stato soppresso, in quanto si trovava su di un suono in pieno sviluppo edilizio, infatti fu costruito al suo posto il Liceo -Ginnasio Tasso. Le tombe monumentali del vecchio cimitero, conservate nella Cappella dei Canonici, furono smantellate e ricollocate nel camposanto di Brignano ed alcune furono ricollocate nella zona denominata  “Recinto degli uomini illustri”. Dal 1928 al 1933 si protrassero i lavori per la costruzione  del cimitero sotto la direzione dell’architetto Camillo Guerra (1889-1960), al tempo egli guidava l’Ufficio Tecnico. Guerra progettò anche la chiesa madre che però non fu mai ultimata.

Nel “Recinto degli uomini illustri” si trovano le tombe monumentali di personalità salernitane vissute nell’ultimo secolo :

  • del politico salernitano Giovanni Cuomo (1874-1948),
  • del pittore Clemente Tafuri (1903-1971);
  • dell’artista Giovanni Lanzalone;
  • del giurista e autore Michele Iannicelli;
  • del patriota garibaldino Francesco Beraglia ;.
  • dello studioso di storia salernitana Carlo Carucci;
  • del medico e direttore degli ospedali Riuniti di Salerno Guglielmo Guglielmi;
  • del deputato Francesco Cacciatore (1904-1983);
  • del ministro Luigi Cacciatore (1900-1951);
  • del giornalista, politico e giurista del il senatore Raffaele Petti (1882-1961);
  • del chirurgo Saverio Avenia (1848-1922);
  • del politico e avvocato Francesco Galdo (1858-1923);
  • un monumento di architettura eclettica pre-razionalista;
  • il nuovo monumento che sostituì quello del vecchio nella Cappella dei Canonici di fratelli gemelli Linguiti, il sacerdote Alfonso (1827-1881) e filosofo e letterato cattolico Francesco (1827-1889);
  • un monumento in stile liberty dell’avvocato penalista Arturo De Felice (1873-1925);
  • del nobile benefattore Giovanni Ruggi d’Aragona (1802-1870), dell’ultimo membro della casata Ruggi.

Verso la “Cappella degli Eroi” sul viale vi è il monumento del musicista Aldo Simeone (1914-1930); dello storico e massone Paolo Emilio Bilotti (1860-1927); la tomba della famiglia Clarizi; la tomba senatore Raffaele Petti (1882-1961).

Dal vecchio cimitero salernitano sono stati ricollocati il monumento di Francesco Moscati e il sepolcro della famiglia Conforti. Infine troviamo il “Monumento alle vittime dell’alluvione” nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 1954. Sul “Sacrario degli Eroi della Grande Guerra” troviamo il monumento del poeta Alfonso Gatto (1909-1976) sul quale è inciso un epitaffio  composto per lui da Eugenio Montale (1896-1981).

Sono stati sepolti qui il calciatore Andrea Fortunato (1971-1995), l’attrice Annabella Schiavone (1943-1989) e l’attore Franco Angrisano (1926-1996). Di recente Recentemente il cimitero è stato ampliato verso nord-est  (ala del “cimitero nuovo”).