Pagani: Libera, serata in memoria di Antonio Esposito Ferraioli

Si terrà a partire dalle ore 19.30 del 30 agosto2021, presso la Chiesetta di Montevergine in via Sant’Erasmo, una serata dedicata alla memoria viva di Antonio Esposito Ferraioli, ventisettenne cuoco, scout e sindacalista paganese assassinato dalla camorra il 30 agosto del 1978. L’iniziativa, promossa dal locale Presidio di Libera, dalla comunità parrocchiale di San Sisto II e dalla Cgil Salerno, avrà luogo nel giorno del quarantatreesimo anniversario della morte di Tonino. Alle ore 19.45, sarà celebrata da don Giuseppe Pironti, parroco della Parrocchia di San Sisto II, una Santa Messa in memoria della vittima, al termine della quale si procederà ad un momento di dibattito e riflessione attraverso due produzioni artistiche dedicate alla figura del sindacalista assassinato dai clan. Alle 20.45 si terrà dunque la proiezione pubblica del cortometraggio “Tonino”, film realizzato da una serie di realtà associative e sindacali attive nel contrasto sociale alle mafie. A seguire, sarà presentato in anteprima il videoclip di “Canzone per Tonino”, brano sulla storia della vittima realizzato dal gruppo musicale Compagnia Daltrocanto, realtà salernitana che si esibirà infine in un concerto dal vivo. Diverse le testimonianze previste per omaggiare la memoria di Esposito Ferraioli. Tra gli altri, interverranno all’iniziativa Luigi Adinolfi, segretario organizzativo confederale della Cgil Salerno, Federico Esposito, coreferente regionale di Libera in Campania, Mario Esposito Ferraioli, fratello della vittima, e gli autori del film e della canzone. L’iniziativa si terrà all’aperto e nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione sanitaria. Ricordiamo che è obbligatorio l’utilizzo delle mascherine.

Antonio Esposito Ferraioli La sera del 30 agosto del 1978 la violenza camorrista uccise il ventisettenne Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, scout e sindacalista di Pagani, che si batteva perla difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici in qualità di delegato CGIL presso lo stabilimento locale della Fatme. La sua unica colpa fu quella di essersi opposto agli interessi dei clan nella gestione degli appalti della mensa aziendale, che Antonio dirigeva in qualità di capo cuoco. Alcuni sicari lo attesero di notte sotto casa della sua fidanzata in via Zito, cuore del popoloso rione delle Palazzine di Pagani. Tonino fu raggiunto da un colpo di lupara alla schiena che ne causò, pochi minuti dopo l’arrivo in ospedale, la morte. A distanza di quarantatré anni da quella notte, la giustizia non è ancora riuscita a dare un nome ai mandanti e agli esecutori di quel barbaro omicidio. Tuttavia, ad Antonio Esposito Ferraioli è stato comunque riconosciuto lo status di vittima innocente della criminalità organizzata dopo una lunga e difficile battaglia legale intrapresa dai familiari. Nel corso di questi decenni la memoria di Antonio Esposito Ferraioli è stata tenuta viva da quanto non hanno smesso di chiedere verità e giustizia.