Salerno: Amministrative, candidata Sindaca Elisabetta Barone in campo per una città libera

Rita Occidente Lupo

Elisabetta Barone, dirigente scolastica del Liceo “Alfano I” in città, coniugata e madre, in campo alle Amministrative con una candidatura a Sindaco, sostenuta da un’ampia coalizione. Tante le indiscrezioni che si stanno susseguendo, il gossip, che la dice lunga sul perché di una scelta sembrata a molti azzardata, ad altri coraggiosa. Tra le chiacchiere del marciapiedi e gl’interrogativi di chi conosce la Barone per la militanza cattolica da sempre, con incarichi di responsabilità, il chiarimento  nel primo incontro, come dalla medesima anticipato, su tale scelta.

“Ho accolto l’invito a scendere in campo- ha proluso ad un’ampia platea convenuta al Polo Nautico- perché la città che vanta una location privilegiata naturalisticamente, ha anche tante potenzialità in fieri, amputate. Amo la mia città, per cui m’addolora che specialmente le nuove generazioni, spesso debbano lasciarla in cerca occupazionale altrove. L’incremento demografico attuale, 131.000 unità, non le previste 180.000, fa capire che la città non cresce. Senza dubbi il Coronavirus ha creato notevoli problemi, per cui va ridisegnato il concetto urbano e riparametrato alla luce della pandemia tuttora in corso. Eppure la ripartenza si può verificare soltanto se ci saranno le condizioni adatte; occorrono spazi democratici, nei quali possano essere espressi pensieri e proposte, senza temere ostracismi.

Immagino di accentare il mio programma elettorale sui punti compendiati da Agenda 2000, facendo leva sulle dinamiche ambientali e trattando tematiche ecosostenibili. Insieme all’equità sociale, sì da elevare gli standard qualitativi, recentemente tutt’altro che confortanti: collocati ultimi! Occorre invertire la rotta, per un’ascesa che segni la vera ripresa urbana, partendo dalla scuola, così messa in ginocchio dalla pandemia, sia per la DAD, che per le famiglie. Immagino una ripartenza per il prossimo anno senza classi pollaio, con spazi idonei ed ampia progettualità, specie per il recup0ero dei casi difficili. Purtroppo l’ombra lunga della delinquenza giovanile, insieme ad altri nei, rendono inquieti i nostri giorni. proprio per le nuove generazioni, alle quali occorre ridare la speranza di un futuro concreto. La mia discesa in campo, in una coalizione aperta al dialogo di quanti vorranno proporre, condividere, suggerire, proposte concrete per migliorare la città. Il cuore della coalizione che capeggio, Salerno,  intende continuare a battere per riconferire la capacità d’emozionare anche stranieri, catturati dalle bellezze locali.”