Codacons: Covid-19, vaccinazioni in ordine diverso, discriminazione regionale

Sul fronte delle vaccinazioni anti-Covid le regioni procedono in ordine sparso, con fortissime differenze a livello territoriale nel numero di dosi somministrate ai cittadini. Una situazione che crea pesanti discriminazioni tra abitanti a seconda del luogo di residenza e impatti evidenti sulla salute pubblica.
Lo denuncia oggi il Codacons, che ha elaborato i dati aggiornati ad oggi dell’Aifa relativamente all’andamento della campagna vaccinale.
“In alcune regioni le vaccinazioni anti-Covid procedono a rilento, come nel caso della Sardegna dove solo il 67,8% delle dosi di vaccino consegnate sono state somministrate agli aventi diritto – spiega il presidente Carlo Rienzi – Male anche la Liguria, penultima in classifica con il 73,3% delle somministrazioni. Di contro la Provincia autonoma di Bolzano ha già usato il 94,9% dei vaccini consegnati, seguita dalla Valle d’Aosta con il 94,7%”.
“La lentezza con cui procede la campagna vaccinale in alcune regioni italiane è inaccettabile perché determina discriminazioni tra cittadini in base al luogo di residenza e ha effetti sulla salute pubblica, esponendo i soggetti più fragili al rischio di contagi – prosegue Rienzi – Per questo chiediamo al Governo di attivarsi, sostituendosi alle regioni “lumaca” e gestendo direttamente le vaccinazioni nelle aree dove queste procedono a rilento, e chiediamo un incontro urgente al commissario Figliuolo per mettere a disposizione delle vaccinazioni le nostre sedi locali presenti sul territorio”.