Marina Militare: gruppo navale nel Mediterraneo orientale
Il Gruppo Navale incentrato su nave Giuseppe Garibaldi, affidato al Contrammiraglio Antonio Galiuto, nell’ambito del quale hanno operato anche le Fregate multiruolo Bergamini e Alpino, con il supporto della nave rifornitrice Stromboli, ha di recente completato la sua attività di presenza in Mediterraneo.
Nei giorni dal 3 al 10 dicembre, le unità della Marina hanno effettuato diverse attività addestrative “di passaggio” (cosiddette PASSEX), su base di opportunità, con le Marine presenti in area. Ci sono infatti state alcune opportunità addestrative in tempi diversi con navi greche, cipriote, turche e francesi, che hanno consentito di incrementare il livello di addestramento degli equipaggi e la interoperabilità tra gli assetti navali.
Con il Garibaldi e le sue navi di scorta, oltre a dare una concreta dimostrazione della capacità di intervento in tutti i domini, il gruppo navale ha condotto attività di amalgama e integrazione con gran parte delle principali Marine ivi operanti, a livello bilaterale e in ambito di esercitazioni.
Il Mare Mediterraneo, nonostante rappresenti per estensione solo l’1% della superficie oceanica, assume un’elevata importanza in virtù della sua posizione di collegamento tra gli oceani e degli attori che vi operano.
La Marina Militare, pur nel pieno della pandemia Covid 19 che impone notevoli vincoli e restrizioni, continua ad onorare gli impegni operativi a sostegno del Paese e al tempo stesso a salvaguardare la salute dei propri equipaggi, operando a sostegno della sicurezza delle linee di comunicazione marittima, del libero uso dell’alto mare e della tutela degli interessi nazionali sul mare e dal mare, attraverso le Operazioni “Mare Sicuro” e “Irini”, oltre all’impegno in antipirateria nel Golfo di Guinea e nell’Oceano Indiano.