La Voce e la Vita della Chiesa: Maria, Donna della speranza e della consolazione

Diac. Francesco Giglio 

Parlare di Lei e a Lei è come parlare alla Mamma di tutte le mamme e cioè con il cuore in mano. E’ giusto rivolgersi a lei, in forma di preghiera, partendo dalla risposta che Ella diede all’Arcangelo Gabriele:

Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.                                                                
Nel celebrare la Solennità del Nome di Maria, quale Madre di Dio e Madre nostra, ci proponiamo di contemplare le cose grandiose che Dio ha compiuto in Lei (cfr. Lc 1, 49).
Guardando alla Madonna, al suo singolare esempio di docilità alla Parola, che in Lei ha preso forma umana, vogliamo riscoprire il dono della Fede, ricevuto nel Battesimo, aprendo il nostro cuore a Cristo, Maestro e Salvatore, per vivere il nostro pellegrinaggio terreno nella speranza certadi essere già da Lui salvati e redenti. Rendiamo grazie a Dio per averci donato la Vergine Maria, che brilla, dinanzi a tutto Popolo di Dioquale segno di sicura speranza e di consolazione fino a quando verrà il giorno del Signore ” (cfr. LG 68). Affidiamo con fiducia a te, Madre del “Dio-con-noi ”, le attese, i desideri, i propositi, le famiglie, le Comunità parrocchiali, la Santa Chiesa, le sorti di questo nostro mondo senza pace e quanto di più ci sta a cuore, certi che la nostra preghiera, per le Tue mani, giungerà al Dio ricco di Misericordia, il quale non mancherà di donare a noi, Suoi figli, le primizie di ogni grazia e benedizione. Come Maria e, con Lei cantiamo, attraverso il dono della vita, il nostro Magnificat aColui che era, che è, e che vive nei secoli eterni!
Maria, donna dei nostri giorni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Tu hai predetto che tutte le generazioni ti avrebbero chiamata beata. Ebbene, tra queste generazioni c’è anche la nostra, che vuole cantarti la sua lode, ma anche per le meraviglie che oggi Egli continua a operare  nel mondo per mezzo di Te.
Maria, donna di parte, Tu ti sei fidata di Dio e, come Lui, hai scommesso tutto sui poveri, affiancandoti a loro e facendo della povertà l’indicatore più chiaro del tuo abbandono totale in Lui.
Maria, donna dell’ascolto, noi ti preghiamo per la Chiesa di Dio, che, a differenza di te, fa ancora tanta fatica a schierarsi coraggiosamente a favore dei poveri, degli emarginati e di quanti soffrono nel corpo e nello spirito.
Maria, Vergine del mattino, donaci la gioia di intuire, pur tra le tante foschie dell’aurora, le speranze del nuovo giorno. Non permettere, che sulle nostre labbra, il lamento prevalga mai sullo stupore, lo sconforto sovrasti l’operosità, lo scetticismo schiacci l’entusiasmo, e la logica del passato, “ si è fatto sempre così “, ci impedisca di costruire un  futuro migliore per la Chiesa e il mondo. Aiutaci ad essere annunciatori di speranza e di aver fiducia e scommettere con più audacia sui giovani.
Maria, Vergine della sera, Madre dell’ora in cui si fa ritorno a casa, e si assapora la gioia di sentirsi accolti da qualcuno, e si vive la letizia indicibile di sedersi a cena con gli altri, facci il regalo della  fraternità e della serena letizia. Te lo chiediamo per tutti noi, perché, lontani dalla logica dell’egoismo e dell’isolamento, possiamo stare sempre dalla parte della vita, là dove essa nasce, cresce e muore. Te lo chiediamo per il mondo intero, perché la solidarietà tra i popoli non sia vissuta più come uno dei tanti impegni morali, ma venga riscoperta come l’unica esigenza necessaria su cui fondare l’umana convivenza, e la pace diventi il traguardo finale dei nostri impegni quotidiani. Nell’ora del nostro Calvario, Tu, che hai sperimentato cosa significa stare sotto la croce, stendi il tuo manto su di noi, sicché, il tuo amore di Madre, renda più accettabile il nostro soffrire nell’attesa sicura della vita immortale e di gustare l’eterna libertà dei Figli di Dio. Alleggerisci con carezze di Madre la sofferenza dei malati e riempi di presenze amiche e discrete il tempo amaro di chi è solo.
Maria, Vergine della notte, noi t’imploriamo di starci vicino quando incombe il dolore, irrompe la prova, soffia il vento della disperazione, e sovrasta sulla nostra esistenza il cielo nero degli affanni, o il freddo delle delusioni, o l’ombra severa della morte.
Maria, donna accogliente, aiutaci ad accogliere la Parola di Tuo Figlio nell’intimo del cuore. A capire, cioè, come hai saputo fare tu, la presenza di Dio nella nostra vita. Rendici capaci di gesti ospitali verso i fratelli che nel bisogno, bussano alla nostra porta, o con i tanti che, con i viaggi della speranza, arrivano via mare,  nei nostri paesi e nelle nostre città. I cambiamenti ci danno fastidio. E siccome Lui scombina sempre i nostri pensieri, mette in discussione i nostri programmi e manda in crisi le nostre certezze, ogni volta che sentiamo i suoi passi, evitiamo di incontrarlo, nascondendoci dietro la siepe, come fece Adamo  tra gli alberi del Paradiso Terrestre. Facci comprendere che Dio Padre, se ci guasta i progetti, non ci rovina la festa.   Se disturba i nostri sonni, non ci toglie la pace. E una volta che l’avremo accolto nel cuore, anche il nostro corpo, brillerà della sua luce.
Maria, donna in cammino, siamo pellegrini come te, e qualche volta ci manca nella nostra bisaccia di viandanti, la cartina stradale, che ci indica il nostro cammino per le vie del mondo. Fa che i nostri sentieri siano come lo furono i tuoi, strumento di comunicazione con la gente, senza rinchiuderci, nella nostra aristocratica ed egoistica solitudine.
Maria, compagna di viaggio, Madre tenera e forte, nostra compagna sulle strade della vita, donaci sempre, ti preghiamo, il gusto della vita. E allora, sulle nostre strade, fiorirà l’esultanza del Magnificat.
Maria, Madre del “ Pane Vivo disceso  dal cielo,” fa’ che cresca in noi la fame di Gesù e facci comprendere che senza di Lui non possiamo fare nulla, neppure vivere.
Maria, Vergine dell’ascolto, accogli benigna le nostre invocazioni e con amore materno, presentale al Tuo Divin Figlio, implorando per tutti noi misericordia e clemenza.
MARIA, Madre nostra cara, Rifugio dei peccatori, Salute degli infermi, Sovrana consolatrice dei mesti, Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in cielo  e in terra.
O Madre buona, ti preghiamo, ripeti ancora oggi la canzone del Magnificat, e annuncia a tutti gli oppressi della terra, che solo Gesù Cristo, portatore di pace, di amore e di giustizia è “ l’unico Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre ” .