Covid-19: cambiata vita dei giovani?

Angelo Capuano

Dopo la contestata apertura delle discoteche di fine giugno in Campania, molti ragazzi hanno esultato di gioia potendo finalmente divertirsi in vista dell’estate.

Sebbene questa notizia sia stata accolta principalmente con giubilo dal mondo dei giovani, siamo sicuri che tutti loro siano pronti per frequentare luoghi così affollati?

“Sinceramente non me la sento di ballare a stretto contatto con tanti sconosciuti, – dichiara un’intervistata – andrò in discoteca solo quando sarò sicura che le distanze di sicurezza vengano rispettate rigidamente. –

E non è certamente l’unica. Circa il 20% degli intervistati (otto ragazzi salernitani su quaranta) sostiene di rinunciare ad alcune attività sociali di gruppo in luoghi troppo frequentati. Quindi bar, discoteche e spiagge pieni vengono generalmente evitati.

D’altra parte il restante 80% sottolinea come, nel caso in cui le condizioni di sicurezza vengano rispettate, sia fondamentale frequentare altre persone soprattutto dopo il brutto periodo di lockdown.

“Non dobbiamo farci condizionare in modo irrazionale – sostiene un ragazzo – ora è importante ripartire con le giuste modalità. La mascherina va ovviamente indossata e le distanze devono esserci. Molti ristoratori, proprietari di bar o di attività sociali hanno perso molto denaro in questo periodo ed ora è giusto aiutare i nostri concittadini ad andare avanti.”

Certamente qualcosa è cambiato: nel periodo di quarantena numerose comitive si sono adattate per incontrarsi digitalmente; ad esempio grazie a piattaforme come Netflix Party, con la quale è possibile apprezzare un contenuto multimediale con i propri amici nello stesso momento, anche a distanza.

L’utilizzo di applicazioni del genere è cresciuto esponenzialmente. Infatti alcuni ragazzi continuano ad utilizzarle con frequenza, passando del tempo con gli amici senza il minimo rischio.