Sant’Egidio del Monte Albino: Progetto “Sant’Egidio Giovane” Laboratorio Creazione d’Impresa “Come investire nel settore extra alberghiero”- Il Viaggio

Il viaggio è un’occasione per evadere dal proprio mondo Il viaggio è il desiderio della conoscenza del mondo, per meglio comprendere il significato della vita Nell’antichità viaggiare equivale a vivere: missioni diplomatiche, consultazione dell’oracolo, commercio. E’ nell’Antichità, però, che si sviluppò il concetto di spostamento per diletto. I popoli antichi, finiti i grandi movimenti migratori dell’epoca preistorica, viaggiavano molto, per lo più per motivi commerciali, militari, e religiosi. Non c’è quindi da stupirsi se, per esempio, la cultura classica, greca e romana, è ricca di opere che trattano il grande tema del viaggio: basti pensare all’Odissea di Omero, che consegna alle letterature successive e all’immaginario collettivo di tutto il mondo occidentale la figura di colui che si può considerare il simbolo stesso dell’andare per terre e per mari: Ulisse. Il viaggio (dal provenzale viatge, a sua volta derivante dal latino viatĭcum; quest’ultimo era la provvista necessaria per mettersi in viaggio) è lo spostamento che si compie da un luogo di partenza a un altro distante (relativamente ai propri mezzi) dal primo. Il viaggio può essere locale, regionale, nazionale o internazionale. In alcuni paesi, i viaggi interni non-locali possono richiedere un passaporto interno, mentre i viaggi internazionali in genere richiedono un passaporto e un Visto. Il viaggio si distingue per i mezzi con cui ci si sposta: può avvenire con mezzi di trasporto (pubblici o privati, come automobili, motocicli, treni, aerei, navi, biciclette, ecc.), o anche a piedi. Un viaggio può 3 includere anche soggiorni relativamente brevi tra i successivi   spostamenti che lo compongono. Il viaggio può essere inteso non solo in senso fisico, in un contesto spazio temporale, ma anche in senso metaforico come espressione di abbandono, ricerca interiore, desiderio. Vi sono molte opere che mettono in evidenza il viaggio inteso come ricerca interiore o desiderio; occorre elencare il libro “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo. In questa opera letteraria emerge il viaggio del protagonista: la psicanalisi. 4 Ospitalità extra alberghiera Utilizzo di strutture private L’insieme della raccolta ci attesta come fosse, comunque, diffuso ancora in epoca tarda il ripiego, perfino da parte degli imperatori, a sostare presso domicili privati. Per la sosta degli imperatori o dei loro inviati è in ogni caso prevista una sistemazione che mira ad eliminare “ omni tammensorum quam etiam hospitum iniquitate” (cioè, ogni sopruso da parte delle persone acquartierate), concedendo agli acquartierati 1/3 ed ai padroni i 2/3 della domus e dei servizi (ergasteria e stabula). Come attesta l’iscrizione di Arneae (fonte n. 180), altri centri provvidero a dotarsi di strutture proprie, dove ospitare gli inviati del governo centrale ed i titolari di autorizzazioni a spese pubbliche. L’abitudine a sostare presso i privati restò, infatti, ben radicata, al punto tale chele prevaricazioni a danno dei possessores dovettero essere regolamentate per legge. Il poemetto di Rutilio Namaziano conferma che, ancora alle soglie del V secolo, fare scalo presso le sontuose ville che si attestano sulla costa tirrenica era consuetudine almeno dei viaggiatori di un certo rango. Ville utilizzate come luoghi di sosta, gli antichi B&B Le fonti letterarie illustrano entrambi gli aspetti di questo    problema: siamo spettatori della consuetudine di tanti antichi a sostare presso dimore private di conoscenti o di personaggi che accolgono ospiti in virtù dell’appartenenza alla stessa classe sociale, ma altresì abbiamo la prova che anche nel corso di missioni ufficiali ci si rifece a strutture di accoglienza avviate da imprenditori privati e ricavate entro i loro possedimenti rustici, e di come tale forma di imprenditoria fosse diffusa, perfino raccomandata ai possessores dagli agronomi. Tale fenomeno appare spontaneo almeno fino al IV secolo, epoca in cui attraverso le fonti giuridiche percepiamo l’interessamento da parte del potere centrale ad assicurarsi il controllo sulle strutture edilizie meglio inserite nel sistema dei trasporti. Questo dato è rilevantissimo, perché conferma che per tutta l’epoca alto e medio imperiale (oltreché, ovviamente, in quella precedente) non si applicò un rigido controllo sulle “stazioni stradali”, che quindi potevano benissimo configurarsi come piccoli insediamenti rustici a lato delle strade, la nascita e prosperità dei quali era regolata dalla sola legge della domanda e offerta di servizi e prestazioni. 5 Cos’è un”bed and breakfast”? Scritto anche bed&breakfast o B&B, si sta diffondendo sempre più anche in Italia e letteralmente significa “letto e colazione”, un tipo di ospitalità “casalinga”, familiare. Deriva dall’usanza inglese in cui una famiglia che magari aveva una casa grande o con qualche stanza non utilizzata la destinava ad ospitare persone a pagamento. In Inghilterra è diffusissimo e si possono vedere case con il cartello bed and breakfast un po‘ in tutte le città. Il B&B è una forma di alloggio turistico informale praticato dalle famiglie con una o più stanze    per gli ospiti, che include il pernottamento e la prima colazione. E’ considerato generalmente più economico delle altre forme di alloggio turistico come hotel o residence, e non richiede difficili adempimenti normativi. Spesso il B&B rappresenta una fonte economica importante per le famiglie, ed allo stesso tempo un’occasione di compagnia e conoscenza per persone sole o famiglie, felici di ospitare ed accogliere i viaggiatori. Tuttavia l’ospitalità familiare non si improvvisa. Aprire le porte della propria casa al turista richiede un servizio di qualità e alternativo a quello dell’albergo. La famiglia deve prepararsi ad erogare questo nuovo servizio e coltivare l’arte dell’ospitalità, per lasciare un ottimo ricordo sia di sé che del proprio paese. In ogni iniziativa la qualità si raggiunge col tempo, ma la formazione ci aiuta a contenerlo entro ambiti accettabili. Il “fai da te” non è più sufficiente. Il turista deve poter essere messo in condizione di partecipare, almeno per il periodo del suo soggiorno, alla vita della comunità, in particolare per quanto riguarda gli aspetti di svago e di relax, affinché possa godere appieno dell’opportunità di vivere un periodo di vacanza confortevole e degno di essere replicato e consigliato ad altri. Un B&B è un attività commerciale, spesso svolta in contesti familiari, che prevede il servizio di pernottamento e prima colazione nella struttura adibita e spesso prevede un’apertura stagionale. Chi è interessato ad aprire un bed and breakfast deve recarsi al comune ed informarsi sulle Leggi Regionali vigenti, che variano da regione a regione. Infatti vi sono dei requisiti che la struttura deve rispettare come: • superficie adatta al numero  dei posti letto previsti; • accesso alla propria camera riservata autonomo e non tramite passaggio da altre stanze; • bagno esclusivo per gli ospiti; • pulizia quotidiana dei locali.   Un altro aspetto da non sottovalutare è che gli ospiti non possono soggiornare per lunghi periodi. Il periodo di soggiorno consentito varia dai 30 ai 60 giorni in base alla regione. E’ possibile però interrompere la permanenza nel B&B di 5 giorni per poi riprendere nuovamente il soggiorno. Infine possiamo riassumere i requisiti fondamentali in: • grandezza minima della camera doppia di 14 mq e 8 mq per la singola; • rispetto delle norme edilizie, igieniche e di sicurezza per impianti elettrici, gas e riscaldamento. Inoltre in alcune regioni, è obbligatorio che il titolare abbia la residenza corrispondente all’indirizzo del B&B in altre regioni invece non è necessario. Significato di B&B L’abbreviazione B&B sui segnali stradali proviene dalle isole britanniche, in cui si trovava anche un cartello “Vacancies” (camere libere) sistemato sotto. Oggi questo termine indica l’offerta di ospitalità a pagamento in abitazioni private. L’attività, che ha origini prettamente anglosassoni, si è diffusa notevolmente in questi ultimi anni anche negli altri Paesi occidentali: Germania, Francia e, ovviamente, Italia. Ogni struttura ha una propria personalità. Secondo una ricerca pubblicata nel 2011 sono circa 2 milioni i viaggiatori che ogni anno scelgono i B&B con un fatturato, per le 20.000 strutture, di oltre 120 milioni di euro. Le strutture B&B danno lavoro a 40.000 persone, una importante fetta di mercato gestita in prevalenza dalle donne che si configura come attività imprenditoriale a tutti gli effetti.   Vantaggi del B&B Per la famiglia è un modo di guadagnare dalla propria casa, senza dover fare grossi investimenti e conoscere tante persone diverse (ovviamente, a chi piace questo). Per i viaggiatori è un modo per trovare un alloggio a un prezzo più basso di un albergo e di entrare in contatto con le persone del luogo in un modo più personale e avere informazioni sul luogo che sta visitando. Il fenomeno dei B&B in Italia L’offerta di B&B in Italia è nata su tutto il territorio nazionale, con una particolare prevalenza al Nord e al Centro, ma negli ultimi anni ha registrato un calo notevole (-10%) 7 nelle Isole, fatto che con tutta evidenza denota un problema di discontinuità territoriale ancora irrisolto. Si tratta di un’offerta che punta sul radicamento nel territorio e sull’accessibilità dei prezzi rivolti ad una pluralità di segmenti di clientela, ma che si rivela, inoltre, un modo per fronteggiare la crisi economica e occupazionale che ha vissuto e che vive ancora in parte il nostro paese. Secondo l’ultimo dato pubblicato dall’Istat il numero dei B&B in Italia si mantiene sulle 33.000 unità. Dal nostro studio emerge che l’attività di B&B dà lavoro a più di 40.000 persone con una stima di circa 8 milioni di pernottamenti venduti all’anno per un fatturato annuo di circa 270 milioni di euro (* la stima è variabile fra 240 e 300 milioni). Più del 72% dei B&B italiani si distribuisce tra Nord e Centro Italia; la percentuale rimanente si trova al Sud e nelle Isole. Il confronto con lo studio precedente evidenzia una crescita dei B&B soprattutto al Nord, cui corrisponde un calo del numero di strutture presenti nelle Isole . La capacità ricettiva del nostro Paese

è caratterizzata dalla presenza di un numero di esercizi complementari maggiore di quelle delle strutture alberghiere. Secondo le indagini di mercato sono oltre 33.000 i B&B in Italia, un numero considerevole e che negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale ampliando l’offerta turistica del Paese e incrementando le entrate delle famiglie italiane che hanno deciso di investire tempo ed energie in questa forma di micro-ricettività. Chi seglie il B&B lo preferisce per l’ospitalità, meno formale e più genuina rispetto a quella degli hotel che propongono dei servizi omologati. Si stima che i B&B italiani vendano un numero di pernottamenti totali compreso fra 7,35 e 8,6 milioni all’anno (1 persona per 1 notte = 1 pernottamento) che moltiplicati per un prezzo medio a persona variabile fra 32 e 35 Euro generano un fatturato annuo medio di circa 270 milioni di Euro (* la stima è variabile fra 240 e 300 milioni). Il Turista alla scoperta dell’Italia ama conoscere anche la “gente” il patrimonio di tradizioni, usi e culture di ogni regione, un tesoro che viene esperito tramite il contatto diretto con la gente dei luoghi. In Italia rispetto alle location classiche dei B&B ci troviamo di fronte ad un offerta molto diversificata, con strutture classiche alla portata di tutte le tasche dall’altra ci sono strutture B&B di Charme e Design o B&B in Ville e Dimore Storiche. La diversificazione è uno dei punti di forza del B&B che oltre a differenziarsi per tipologia di struttura (familiare, charme e design, dimora storica , business) , deve organizzare per i propri ospiti percorsi degustazione e piccoli eventi ancorando in tal modo il soggiorno in B&B al territorio di pertinenza.