Sant’Egidio del Monte Albino: “Sant’Egidio Giovane” Laboratorio Cittadinanza Attiva su Parlamento Europeo

Il Parlamento europeo (anche noto come Europarlamento) è un’istituzione di tipo parlamentare che rappresenta i popoli dell’Unione europea, ed è l’unica istituzione europea ad essere eletta direttamente dai cittadini dell’Unione. Esercita la funzione legislativa (crea le leggi a cui i paesi membri attenersi) dell’Unione europea assieme al Consiglio dell’Unione europea e, in alcuni casi stabiliti dai trattati, ha il potere di iniziativa legislativa, che generalmente spetta alla Commissione europea. Dal 1979 viene eletto direttamente ogni cinque anni a suffragio universale; dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l’organo è stato composto da 750 deputati più il Presidente (in precedenza i deputati erano 766). A seguito dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea avvenuta il 31 gennaio 2020, il numero dei seggi è stato ridotto a 705 compreso il presidente. È la “prima istituzione” dell’UE e condivide la funzione legislativa con il Consiglio (tranne che in alcune aree dove si applicano procedure legislative speciali), partecipa inoltre alla procedura di approvazione del bilancio dell’UE, elegge il Presidente della Commissione e approva (o respinge) la nomina della Commissione nel suo insieme, può anche forzare le dimissioni dell’intera Commissione attraverso l’adozione di una mozione di censura. In generale esercita un controllo politico sulla Commissione mediante l’approvazione di mozioni e dichiarazioni; ad esempio può sollecitare la Commissione a esercitare l’iniziativa legislativa in una determinata materia. Dispone di tre sedi: Bruxelles nel complesso Espace Léopold, Strasburgo e Lussemburgo. Le sessioni plenarie si svolgono sia a Bruxelles sia a Strasburgo, mentre le riunioni delle commissioni si svolgono sempre a Bruxelles. Lussemburgo è invece la sede del Segretariato generale del Parlamento europeo. STORIA Il Parlamento si riunì per la prima volta il 10 settembre 1952 ed era un’assemblea consultiva di 78 parlamentari nominati all’interno dei parlamenti nazionali dei sei Stati membri; non possedeva poteri legislativi. Il 19 marzo 1958, a seguito dei trattati di Roma dell’anno prima, nasce l’Assemblea parlamentare europea, sempre con sede a Strasburgo, ma allargata a 142 membri eletti per nomina da parte dei governi nazionali tra i parlamentari di ciascun paese. Il 30 marzo 1962 l’Assemblea muta nome in “Parlamento europeo”, che dal 1º gennaio 1973 lievita a 198 membri per l’entrata di Danimarca, Regno Unito e Irlanda. Il 20 settembre 1976 il Consiglio europeo decide a Bruxelles di rendere il Parlamento europeo eleggibile a suffragio universale diretto e quindi non più per mezzo dei parlamentari nazionali, sia pure in base a legislazioni nazionali. In Italia, i parlamentari europei sono conosciuti come europarlamentari o Eurodeputati, vengono eletti ogni cinque anni attraverso un suffragio universale e prendono posto tra i banchi secondo l’appartenenza ai gruppi politici. Secondo il Trattato di Lisbona, i seggi vengono assegnati a ciascuno Stato in base alla popolazione, vale a dire che più grande è lo stato più cittadini sono rappresentati da un singolo deputato e dette elezioni devono tenersi contemporaneamente in tutto il territorio europeo tra il giovedì mattina e la domenica immediatamente successiva. POTERI E FUNZIONI Il Parlamento europeo esercita il potere legislativo, il potere di bilancio – condivisi con il Consiglio dell’Unione europea – e il potere di controllo democratico. Le principali funzioni del Parlamento europeo sono: l’esercizio del controllo politico sull’operato della Commissione tramite interrogazioni scritte e orali; l’esame delle proposte legislative della Commissione, assieme al Consiglio dei Ministri dell’Unione europea, nell’ambito della procedura legislativa ordinaria; l’approvazione del bilancio annuale dell’Unione, insieme al Consiglio dell’Unione europea; la nomina del mediatore europeo; l’istituzione di commissioni d’inchiesta. Il Parlamento e il Consiglio UE esercitano congiuntamente il potere legislativo e vengono spesso paragonati alle due camere di un sistema bicamerale. Tra le differenze rispetto alle legislature nazionali è da notare però che né il Parlamento né il Consiglio hanno il potere di iniziativa legislativa, che è riservato esclusivamente alla Commissione europea, organo esecutivo dell’Unione. Il Parlamento può modificare o respingere una proposta di legge; deve approvare tutte le sovvenzioni per lo sviluppo, comprese quelli per l’estero (ad esempio, il supporto per la ricostruzione post-bellica in Iraq o gli incentivi per la cessazione dello sviluppo nucleare iraniano)etc. Procedura legislativa Dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona la procedura prevede un piano di parità tra il Parlamento e il Consiglio. In particolare, nell’ambito della procedura, la Commissione presenta una proposta al Parlamento e al Consiglio che può diventare legge se entrambi sono d’accordo su un testo attraverso letture successive fino ad un massimo di tre. In prima lettura, il Parlamento può inviare emendamenti al Consiglio, che può o adottare il testo comprensivo degli emendamenti o rinviargli una “posizione comune”. Il Parlamento, allora, può approvare tale posizione o respingere il testo a maggioranza assoluta, provocando così la definitiva bocciatura, oppure può adottare ulteriori emendamenti, anche a maggioranza assoluta. Se il Consiglio non le approva viene formato un “comitato di conciliazione”. Il Comitato è composto dai membri del Consiglio più un numero uguale di deputati che insieme cercano di raggiungere un compromesso. Una volta che viene ottenuta una posizione di comune accordo, questa deve essere approvata dal Parlamento, a maggioranza semplice. Poteri di vigilanza Il Parlamento ha il potere di istituire una commissione d’inchiesta, come è stato fatto per esempio nel caso della malattia della “mucca pazza” che ha portato alla creazione dell’agenzia veterinaria europea. Mediatore europeo. Il Mediatore europeo viene eletto dal Parlamento e si occupa di denunce, inerenti alla cattiva amministrazione, contro tutte le istituzioni, da parte di ogni cittadino europeo o di ogni persona fisica o giuridica risiedente nell’Unione. Questi soggetti possono, inoltre, presentare una petizione su una questione della sfera di attività dell’Unione europea che gli riguardino direttamente. Convocazioni Il Parlamento europeo si riunisce e delibera in sedute aperte al pubblico. Tutte le sue risoluzioni e discussioni sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. I deputati europei si riuniscono in seduta plenaria una settimana al mese (tornata) nella sede di Strasburgo. Il Parlamento ha il potere di riunirsi senza essere convocato da un’altra autorità. Due settimane al mese sono invece riservate alle riunioni delle commissioni parlamentari che si tengono sempre a Bruxelles. La settimana restante è dedicata alle riunioni dei singoli gruppi politici. Durante le sessioni, i membri possono parlare solo dopo essere stati invitati a farlo dal presidente. Anche i membri del Consiglio o della Commissione possono partecipare e parlare nei dibattiti. In generale, le votazioni vengono condotte per alzata di mano, tuttavia può essere richiesta una verifica tramite votazione elettronica. I membri sono disposti in un emiciclo in base ai loro gruppi politici, che sono ordinati principalmente da sinistra a destra, ma alcuni gruppi più piccoli sono posizionati nell’anello esterno del Parlamento. Tutte le scrivanie sono dotate di microfoni, cuffie per la traduzione e apparecchiature per il voto elettronico. I leader dei gruppi si siedono sui seggi in prima fila e in centro vi è un podio per gli oratori. La restante metà della camera circolare è composta principalmente in una zona rialzata dove il Presidente e lo staff si siedono. Questa disposizione è un compromesso tra i diversi sistemi parlamentari; ad esempio quello inglese è caratterizzato dai diversi gruppi posti uno di fronte all’altro, mentre in Francia si ha un semicerchio e il sistema tradizionale tedesco prevedeva che tutti i membri fossero in fila di fronte a una tribuna per i discorsi. L’accesso alla camera è limitato e l’ingresso è controllato da uscieri che aiutano i deputati. Gli uscieri possono anche occasionalmente agire come una forma di polizia che coadiuva il Presidente a mantenere il controllo, per esempio per espellendo un deputato che sta disturbando la sessione. Il Presidente Il Presidente presiede la seduta plenaria del Parlamento quando è in sessione. La firma del presidente è obbligatoria per tutti gli atti adottati in codecisione, incluso il bilancio dell’Unione. Inoltre, il Presidente ha il compito di rappresentare il Parlamento all’esterno, anche in questioni legali. Viene eletto per un mandato di due anni e mezzo, il che significa che vi sono due elezioni per ogni legislatura. Il Presidente è coadiuvato da 14 vicepresidenti che presiedono il dibattito quando il Presidente non è presente. La conferenza dei presidenti è composta dal presidente del Parlamento europeo e dai presidenti dei gruppi politici. I presidenti dei gruppi politici possono farsi rappresentare da un altro membro del proprio gruppo. Alla riunioni partecipa inoltre, senza diritto di voto, un deputato non iscritto, invitato dal presidente del Parlamento. La conferenza decide quando possibile per consenso; altrimenti si vota e il peso del voto dipende dal numero di deputati rappresentati. La conferenza dei presidenti delibera sull’organizzazione dei lavori del Parlamento e sulle relazioni con le altre istituzioni e organi dell’Unione europea nonché presenta al Parlamento proposte relative a composizione e competenze delle commissioni. Commissioni Le commissioni sono formate da gruppi ridotti di eurodeputati. Possono essere permanenti o temporanee. Le commissioni permanenti sono specializzate per materia ed hanno un ruolo fondamentale nella procedura legislativa ordinaria. Le commissioni temporanee possono essere speciali o di inchiesta. Quando deve preparare una relazione su una proposta legislativa o non legislativa, la commissione parlamentare elegge un relatore perché faccia delle raccomandazioni, motivando le richieste fatte. Delegazioni Le delegazioni, come le commissioni composte da europarlamentari, intrattengono rapporti con paesi terzi e con organizzazioni internazionali. La conferenza dei presidenti di delegazione esamina le questioni concernenti il corretto funzionamento delle delegazioni. Gli eurodeputati sono organizzati in diversi gruppi parlamentari, compreso quello dei non iscritti dedicato a chi non si riconosce in nessuno dei gruppi costituiti. Perché un gruppo parlamentare possa essere riconosciuto occorrono almeno 25 deputati eletti in almeno un quarto degli stati, che possono afferire a diversi partiti politici. Essi lavorano suddivisi in 20 commissioni. Una volta riconosciuti, i gruppi ricevono sovvenzioni finanziarie dal parlamento e gli vengono garantiti posti nei comitati: un incentivo alla loro formazione. Avv. Immacolata Grimaldi