Salerno: Covid -19 sta insegnando anche che si può passare “dai tuoni… ai pianti”

Dott. Vincenzo Petrosino   

Lo scorso 24 febbraio, il presidente di Confindustria e Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, “tuonava” contro uno sparuto gruppo di cittadini colpevoli a suo dire di aver bloccato l’ampliamento dell’aeroporto di Pontecagnano Costa D’Amalfi. Questo Presidente rilasciò una dichiarazione che riporto:

“Il Sud lamenta da anni mancanza di sviluppo, specie a causa di una capacità infrastrutturale inadeguata che mina alla base la qualità della vita dei nostri territori. Eppure, l’interesse personale di uno sparuto gruppo di persone, vince contro l’interesse comune. Nonostante, infatti, i pareri favorevoli del Ministero per l’ambiente, di quello delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Enac, il Tar della Campania, sezione Salerno, ha annullato la Via (valutazione di impatto ambientale) dell’aeroporto di Salerno.Un sistema che, a pieno regime, potrà accrescere il traffico complessivo della nostra regione fino a oltre 17 milioni di passeggeri, un’occasione straordinaria di crescita per tutto il territorio, per le attività turistiche, per le produzioni e per lo sviluppo dell’intera Campania viene così di fatto ostacolata. Fare richiede stimoli, coraggio e fiducia. Diversamente, se qualsivoglia investimento viene nei fatti rallentato e bloccato, perché perseverare? Se è il totale declino del Paese la meta che si vuole raggiungere, tanto vale abbandonare il campo, chiudere, andare via da un Paese che sceglie continuamente di impedire il progresso e la crescita”.

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Oggi mai più previsione è stata tanto disastrosa… Alla luce della pandemia da Covid-19 sembra che questi milioni di passeggeri che dovevano arrivare chissà da dove e chissà con quali aerei, stenteranno ad arrivare per molto tempo.

Certo sembrava che tanti investitori fossero dietro la porta con le tasche piene di sonanti milioni di euro, con tutti che riempivano le sale e partecipavano a riunioni senza mai rivolgere  un solo pensiero  verso i territori che bisognava distruggere ( 56 ettari ) e per la criticità  che volevano costruire sulla testa dei poveri cittadini. Tutti  a perorare il turismo Cilentano ( e molti si erano ben guardati da inserire impianti inquinanti nelle loro zone ) , a fare unione con Matera , senza minimamente pensare a cosa significava fare volare milioni di passeggeri su un territori e quale impatto provocava sulla gente che ci vive . Il turismo…i Milioni di passeggeri ….doveva giungere ai  tanti imprenditori della costa e della Basilicata, oggi in profondissima crisi di sopravvivenza.

Oggi invece sentiamo pianti e desiderio di liquidità… e tante imprese in perdita.

Così mi chiedo:  ma questi milioni esistevano realmente nelle tasche dei tanti che riempivano le sale quanto si parlava di aeroporto oppure erano solo fantasie in attesa che munifiche sovvenzioni le facessero diventare realtà?

Alcune società , hanno  chiesto aiuti per l’attuale crisi… eppure sembravano disponibili  ad investire centinaia di milioni nell’ampliamento dell’aeroporto.

Alla luce dei “giusti pianti” per ciò che è accaduto, mi chiedo se per caso non fosse giunto il momento di dirottare tanti bei MILIONI, verso le piccole imprese realmente in difficoltà che devono risollevarsi, i piccoli commercianti e artigiani… oppure qualcuno per far ripartire l’economia vorrebbe costruire ancora il ponte sullo stretto ?

In pochi mesi siamo passati dai  proclami di rappresentanti di un settore che sembrava voler spazzar via 13 poveri cittadini ricorrenti verso i decreti Via del Ministro ,  che sembravano depositari del futuro economico della Campania o addirittura del Sud Italia, ai pianti e alla ricerca di aiuto da parte degli stessi,  che adesso sembra siano sul punto di morire di fame se qualcuno non dovesse aiutarli a breve e con forza e … magari a fondo perduto.

Qual è la lezione che dovremmo ricavare da questa che sembra la favola di Fedro?

Il Corona virus ha mandato a tutti un messaggio… forse prima guardavamo solo in alto e solo a pochi… calpestando alcuni dimenticando invece che bisogna guardare a tutto e a tutti, soprattutto iniziando dal “basso”… tenendo sempre i piedi ben piantati per terra.

Volare con la fantasia, le previsioni, le statistiche e non solo…  a volte può far anche molto male…