Odifreddi, Coronavirus, Matematica e Preghiera del Papa considerata Superstizione

Padre Giuliano Di Renzo
Alcune mie considerazioni sull’ articolo e discussione apparso oggi su Libero Quotidiano.
Più che il coronavirus mi spaventa la stupidità dei commenti e l’ignoranza dei commentatori unita alla loro supponenza. Fanno pena tanto costoro che l’ex seminarista Odifreddi. Credono che il mondo sia semplice come è semplicistica la loro mente.
Il mondo è più grande di loro e ha profondità tali che la loro spocchiosa superficialità ammantata di presunta scienza è un insulto a quel buon senso che è l’equilibrio della mente.
“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia” (William Shakespeare. Amleto).
Sono vittime di se stessi e Odifreddi del suo mestiere.
Ma il virus dello scientismo ignorante e della presunzione fa schermo alla loro vista e impedisce di vedere l’ultra e l’infra dello spettro della luce del quale solo la minima parte rimane ad essi visibile.
Svegliatevi da quel sonno della ragione che è lo scientismo. Stantio quanto il positivismo materialistico, al quale perché c’è la nebbia che non lo fa vedere dice fa che non esiste il sole.
“Hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono” (Salmo 114). “Beati i puri di cuore perché vedranno Dio” (Vangelo di San Matteo 5,8).
Se il cuore non è sgombro, soprattutto dal proprio io, e la vita non è pura è inutile pensare che essi possano o vogliano intendere.
Non sarà certo la matematica di Odfreddi a curare il mondo dal coronavirus e a dare speranza chi soffre e a chi muore.
Il medioevo non esiste ma è un’invenzione, un paradigma degli umanisti passato poi ad essere paradigma ideologico dell’illuminismo anticattolico.
Non esistono nella storia evi che siano medi, come non esistono discontinuità nello sviluppo delle nostre personalità.
Medioevo è solo l’oscuramento della mente di chi presume illuminata solo la propria ragione.
Chiarito questo, direi a Odifreddi che medioevo è l’antiquato suo fideismo scientistico e la superstizione è l’opposto della fede cristiana, che è certezza, è incontro con il Logos nell’esperienza nell’intimo del cuore di personale immenso Amore, che fonda e dà ragione della razionalità e comprensibilità del mondo.
Il quale mondo sarebbe altrimenti pura assurdità mancando di senso non soltanto fisico, ma più ancora morale e spirituale.
Superstizione dunque è l’adorazione della matematica, ossia della solita dea Ragione storicamente già ampiamente fallita.
La matematica è un’attività della mente, non è una persona e siccome la grandezza dell’uomo è di essere persona la sua completezza è nell’amore. La religione è appunto ricerca ansiosa del cuore, comunione e felicità dell’amore.
Ciò fa essere cioè vita la nostra vita.