Salerno: al Piccolo Teatro del Giullare in scena “Si Chiude da Sè”

Si può nascere in condizioni disagiate, vivendo in una baracca di periferia ma essere nel contempo, fantasiosi e vivere, nonostante tutto, con leggerezza la propria vita.

E’ quello che fanno i personaggi un po’ surreali di “Si Chiude da Se’”, per la regia di Vanni Avallone, in scena al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno dal 7 al 22 marzo, con spettacoli ogni sabato alle 21 e domenica alle 18.30.

Si ride, si ride tanto, in questo spettacolo e solo Dio sa se non se ne senta la necessità’ di questi tempi. Si ride perché la famiglia, per dare una svolta alla propria vita, decide di compiere un gesto estremo. No, non certo il suicidio di massa, bensì’ la rapina di una banca, con i mezzi che il loro livello sociale consente.

Il lavoro, molto liberamente tratto da “Come si Rapina una Banca” di Samy Fayad, si dipana in tutta una serie di equivoci, gag e situazioni strane, con l’inserimento nell’epica rapina di questa improvvisata armata brancaleonica, di ulteriori e strane figure al limite dell’assurdo. Ma non voglio spoilerare nulla di tanta ilare surrealtà.

Quello che posso di certo anticipare è che l’allegra brigata si compone di Teresa di Florio, Lucia Falciano, Antonia Avallone, Alfredo Micoloni, Augusto Landi, Marco Ciullo e dal regista, che ne è anche protagonista, Vanni Avallone. Paola Molinari, con Paolo Vitale e Francesco Maria Sommaripa alla scenotecnica e costumi, nonchè Virna Prescenzo alle luci e audio.