Forlì: SOS Ragazzi, solidarietà ad assessore Cintorino per suo No a ideologia gender a dipendenti comunali

Nei giorni scorsi la giunta di centrodestra del comune di Forlì ha bloccato un progetto di chiara matrice gender approvato dalla precedente amministrazione di centrosinistra grazie a un bando finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.

Si tratta di un gesto che, purtroppo, non siamo abituati a vedere. Esponenti politici capaci di opporsi all’ideologia dominante Lgbt sono più unici che rari.

Perciò essi hanno bisogno del nostro sostegno, per perseverare e per diventare un modello nei confronti di tanti loro colleghi i quali, benché condividano certi valori, hanno timore ad esporsi pubblicamente.

E poi bisogna dare un segnale forte: dobbiamo far capire cosa davvero conta.

L’ invito allora a firmare una petizione per far arrivare sostegno ad Andrea Cintorino, assessore della Lega di Forlì che ha avuto il coraggio di dire no.

Nello specifico, il progetto (che coinvolge due associazioni di Sinistra), sotto il solito pretesto della “prevenzione e contrasto alle violazioni dei diritti umani”aveva lo scopo di sottoporre i dipendenti comunali a un indottrinamento a base di ideologia gender.

L’assessore alle Pari opportunità, la giovane Andrea Cintorino, ha così spiegato la presa di posizione:

“Noi abbiamo aderito a tutte le iniziative contro la violenza sulle donne. Ma in questo caso si parlava anche dei gay. Noi rispettiamo le posizioni altrui, ma non adottiamo politiche lgbt”.

La Cintorino ha inoltre aggiunto: “Noi pensiamo che il modello familiare con padre, madre e figli sia una verità antropologica e non uno ‘stereotipo’ e non condividiamo le teorie relativiste”.

Quelle pronunciate dall’assessore forlivese sono parole di buonsenso, che tuttavia non possono che suscitare indignazione in quella parte politica piegata all’ideologia radicale di massa.

La Cintorino si trova ora al centro di un fuoco di fila mediatico. Deve essere nostro proposito farle sentire il sostegno della parte sana del Paese.