Mercato San Severino: iniziative su violenza di genere

Anna Maria Noia

L’amministrazione di Mercato S. Severino prosegue nelle attività di contrasto alla violenza di genere, grazie a numerose iniziative in merito. Per sensibilizzare la cittadinanza riguardo questo triste fenomeno, purtroppo non episodico. Dopo i vari appuntamenti su questo tema, come il convegno che si è tenuto a novembre al centro sociale della cittadina (animato dagli allievi dell’istituto “Virgilio” – grazie a dei progetti didattici ad hoc), ecco ancora una nuova kermesse incentrata sulla violenza sulle donne: giovedì 5 dicembre l’amministrazione Somma, in collaborazione con la commissione Pari Opportunità, prevede due eventi. Il primo happening si terrà alle 17 a via Municipio – nei pressi della scuola elementare “Don Salvatore Guadagno”. Il sindaco Antonio Somma, l’assessore alle Pari Opportunità del Comune – Michela Amoroso – e l’intera commissione invitano i residenti all’inaugurazione della “Panchina Rossa”, simbolo della lotta contro la violenza nei confronti del genere muliebre. A seguire, verso le 17.30 – in tutt’altra location, ovvero nella sala del Gonfalone al municipio (Palazzo Vanvitelliano); vicinissimo alla scuola primaria succitata – vi sarà la presentazione del volume di Anna Ansalone “Io, lui e nessun altro”. Vi saranno gli indirizzi di saluto istituzionale del sindaco, di Michela Amoroso e di Anna Petrone – consigliera di Parità alla Provincia di Salerno. Come interventi, invece, sono previsti i contributi di Anna Ansalone, l’autrice dell’opera – assistente sociale; di Gerardina Fimiani – psicologa e psicoterapeuta. A moderare, in qualità di presentatrice, Marina Coppola – vicepresidente della Commissione Pari Opportunità, nonché referente territoriale del sodalizio nazionale “Forum Lex” contro la violenza e gli abusi anche su minori. È vivamente consigliato un dibattito, rivolto alla popolazione – invitata caldamente a prendere parte al convegno. Un tema delicato e attuale, cogente e urgente. Che non si esaurisce, certamente, con la fatidica data del 25 novembre – giornata proclamata unanimemente (a livello internazionale) contro le violenze di genere. Ma che prosegue, idealmente e – si spera – quotidianamente. Proprio il 25, in occasione della giornata, si è vissuto un happening al centro sociale di Mercato S. Severino; un evento voluto fortemente da Concetta “Tina” Lombardo e da Ferdinando Cerioli. Un momento di riflessione con vari ospiti, tra avvocati ed esperti del settore. Animato anche dagli allievi del locale istituto di istruzione superiore: il “Publio Virgilio Marone”. Ed adesso, ecco anche questo dibattito. Anna Ansalone ha dato alle stampe questo libro, per i tipi de “Il saggio edizioni” (Avellino), allo scopo di promuovere un discorso serio e definitivo, perentorio, sulla tematica. “Io, tu e nessun altro” è la storia (un racconto) di particolare valore sociale, pregno di analisi psicologiche. Che intende aiutare le vittime ad uscire fuori dal labirinto, dalla rete della violenza. Spesso le relazioni affettive muliebri sono patologiche, improntate all’autodistruzione. Non dev’essere così, occorre essere libere. Aver chiaro il concetto di autonomia ed indipendenza – anche e soprattutto, appunto, affettive. La storia di Giorgia, la protagonista del volume, rispecchia le condizioni delle troppe donne che si rendono prigioniere di un amore “malato” – da parte del partner. In realtà, la “malattia” è insita nel cervello dell’uomo che schiavizza la donna. Giorgia è una giovane madre, separata. Che prova un sentimento sincero e totalizzante per il figlio Matteo – l’unico vero amore della sua esistenza, potremmo azzardarci a dire. Ma Giorgia prova sentimenti (contrastanti) anche nei confronti di un uomo “sbagliato” e brutale; un individuo narcisisticamente avvolto su se stesso. Un uomo cui la Nostra – volente o meno – sente di voler bene, illusoriamente, nonostante il risvolto per l’appunto violento (soggezione psicofisica) su di lei, da parte del mostro. Una narrazione tutta da godere e da vivere. Così simile a ciò che sentono moltissime donne ancora oggi, anche in zone geografiche in cui impera il benessere. Violenze fisiche ma anche più sottili, subdole: psicologiche, di sudditanza… La Ansalone è assistente sociale ma anche cronista; dirige il portale web Contattolab.it, una rivista telematica nota nel circondario. Nata ad Avellino nell’86, è appassionata di argomenti similari – incentrati sulle scienze umane e sociali. È laureata in Scienze del Servizio Sociale; la laurea specialistica invece verteva su Programmazione, amministrazione e gestione di Politiche e Servizi Sociali. Ricopre anche il ruolo di docente e di formatrice per adulti. Lavora presso il Comune di Frignano (Caserta). Nel corso dei due avvenimenti collaterali, esprime la Commissione Pari Opportunità: “La nostra commissione, sin dal suo insediamento, ha avviato una campagna di sensibilizzazione sulla violenza maschile contro il genere femminile”. “Con l’inaugurazione della panchina rossa – affermano dalla Commissione, costituita anche dalla Amoroso e dalla Coppola – simbolo della nostra lotta, vogliamo dare un segnale ai Sanseverinesi; rendendoli partecipi di tale percorso. In un giorno lontano dal 25 novembre, perché di violenza femminile si deve discutere ogni giorno, non soltanto in una piccola o grande occasione”. “La presentazione – dichiarano le componenti del “sodalizio” istituzionale – costituirà una riflessione su un aspetto della violenza spesso sottovalutato: la dipendenza psico-affettiva dall’uomo. Uno status che fa vivere alla donna un rapporto in cui dà per scontato che l’amore per l’altro debba essere un sacrificio, che la porti a rinnegare se stessa come persona e come esponente del sesso femminile”. “Oltre al trovare il coraggio di denunciare, la vittima deve essere consapevole dei suoi desideri, delle aspettative che ha rispetto a una relazione, dell’uscire dal rapporto stesso se non la rende felice e appagata”. Appuntamento, quindi, con scottanti tematiche da approfondire sempre. Anche in collaborazione, come spesso accade a S. Severino, con altre realtà e associazioni. Da qualche tempo è, per esempio, attivo nella cittadina l’Osservatorio sul Disagio Sociale – retto dal docente Emilio Esposito e del quale fanno anche parte Tina Lombardo e Gerardina Fimiani.