Ogliastro Marina: Fareambiente, conclusione “Passaporto Blu” per pesca sostenibile

Dopo la Camera dei Deputati a Roma e la tappa a Napoli, si conclude domani (sabato 23 ottobre) ad Ogliastro Marina alle ore 13, il tour di presentazione del “Passaporto Blu” per la pesca sostenibile in Cilento (Flag)”, con il convegno sul Tema “Il Pescato Cilentano, sostenibilità e identità”, che si terrà al “Ristorante da Carmine”, Via Provinciale – Ogliastro Marina.  Il Flag,  che comprende la pesca nel tratto di costa dell’Alto Cilento, da Agropoli a Casalvelino,  è uno strumento pensato per salvaguardare l’identità del pescato locale, a partire dal valore artigianale e quindi dall’uomo. Lo scopo è quello d’identificare, documentare, classificare i saperi e le conoscenze del patrimonio culturale della filiera ittica di “matrice mediterranea cilentana”. Il Passaporto Blu, dopo che la presentazione delle linee programmatiche, entrerà in una fase operativa, coinvolgendo le associazioni di pescatori, come l’associazione di Pescatori di Castellabate con l’intervento di Gianfranco Di Luccica e Assoittica, rappresentata da Giuseppe Palma.  All’incontro di Ogliastro Marina interverranno:  Costabile Spinelli, Sindaco di Castellabate, Assunta Niglio, Consigliere con Delega Marina e Pesca, Comune di Castellabate,  Sandro Rizzo, Uff. Locale Marittimo, Capitaneria di Porto, Castellabate,  Gennaro Scognamiglio, Presidente Unci Agroalimentare, Antonella Cammarano, Responsabile Flag, Regione Campania, Mauro Inverso, Presidente Flag Cilento Mare Blu, Luca Cerretani, Coordinatore Gal Cilento Regeneratio,  Claudio Aprea, Direttore Flag Cilento Mare Blu e Vincenzo Pepe, Presidente Nazionale Fare Ambiente. Dopo l’incontro il “Percorso di Degustazione per Istituzioni, Stampa e Stakeholder”

“Il mare cilentano offre, ancora oggi – dice Mauro Inverso, Presidente Flag Cilento Mare Blu – un pescato caratterizzato da una forte ‘identità’ che rappresenta un patrimonio di valori incommensurabili in termini di unicità, di qualità e di sostenibilità. I pescatori del Cilento e dell’area Marina protetta, patrimonio dell’Unesco, attualmente schiacciati dalla pesca industriale, esercitano ancora la pesca artiginale, di autotutela, riprendendo il vecchio sistema della pesca. Attraverso le strategie del Flag Cilento Mare Blu, ed in particolare modo con il passaporto blu, si intende riqualificare e valorizzare la pesca Cilentana, attraverso la tracciabilitá del prodotto dal mare alle nostre tavole. Un’importante opportunità, quindi, per avere un valore aggiunto sul mercato. Tutto ciò assicurerà ai consumatori la possibilità di acquistare un prodotto fresco, sicuro, ecocompatibile e sano, come insegna la dieta mediterranea e di assicurare un reddito ai pescatori, rivitalizzando l’economia.”

I pescatori nel Cilento –  spiega il presidente di Fareambiente, Vincenzo Pepesono rimasti in pochi. Proprio sui porti cilentani, confondendosi tra loro, si può consumare una colazione salata, come ad esempio alici e vino. Oppure acquistare prodotti ittici da portare direttamente a casa, una seppia, un’orata, o forse alici e sgombri. Siamo nella terra che incantò Ancel Keys, che proprio qui coniò la definizione di Dieta Mediterranea, espressione con cui il nutrizionista e fisiologo americano voleva rappresentare uno stile di vita basato su una biodiversità storica, sociale, antropologica e naturale eletta, non a caso, patrimonio immateriale dell’Unesco”.

La Misura “Passaporto Blu della pesca sostenibile del Cilento” fa parte della Strategia di Sviluppo Locale del FLAG Cilento Mare Blu, partenariato che opera nell’ambito del Programma Operativo FEAMP, Regione Campania, 2014/2020.