I colloqui di don Camillo 3: Don Camillo e i tortellini

Mio Signore, dimmi Tu, Ti prego: ma sono io che non capisco, o qui si è abbandonata la ragione, prima ancora della fede?

I Cristiani sono perseguitati dappertutto dagli islamici, decimati, stuprati, impalati, arsi vivi! E questo non per un abuso, ma in ossequio alla loro legge ed alla loro storia.

E noi? Anziché proporre loro la conversione – dove possiamo ancora -, annunciando il Tuo Vangelo, ci mimetizziamo, parliamo di fratellanza (sotto quale padre?), diamo a loro chiese, sale, spazi.

Prepariamo insomma la nostra prossima persecuzione.

Ora un Tuo Vescovo, per la festa del Santo Patrono della sua città, invita a non mangiare maiale.

In Emilia! Per accogliere (sic) gli islamici.

Don Camillo 

è scritto

(Mt 15,17-18):

“Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l’uomo”.

(Mt 28,19):

Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”