Rapporto Svimez, tragedia del Sud Italia

Giuseppe Lembo

L’ITALIA e soprattutto il SUD, non sa rispettare la sua UMANITÀ DI INSIEME.

Le sue RISORSE UMANE sono sempre più abbandonate a se stesse. Tanto, con gravi danni per il FUTURO che diventa sempre più, FUTURO NEGATO.

L’ITALIA ed il SUD in particolare non sanno capire l’importanza delle RISORSE UMANE. Dall’ultimo RAPPORTO SVIMEZ veniamo a sapere che, ben 850 mila Giovani, dal 2012 ad oggi, per carenza di prospettive di lavoro, hanno lasciato il Mezzogiorno, creando sofferenze umane e gravi danni di FUTURO, legato all’importante centralità delle RISORSE UMANE. Risorse UMANE professionalizzate che hanno poi lasciato il Mezzogiorno per carenze di prospettive lavorative e conseguentemente di SVILUPPO POSSIBILE, negandosi, così facendo, al FUTURO.

L’ ITALIA dell’ARTE, dei SAPERI, delle sagge e sacre testimonianze di un passato ricco di umanità e di tanta creatività di pensiero e del fare, il Sud mitico e bello da vivere, per la sua inconfondibile bellezza e per un cibo, fonte di salute, a disposizione dell’uomo in empatia con la sua “buona terra”, l’ amato Cilento, terra dei valori dell’essere, sempre più necessari al futuro del mondo, sempre più dequalificati.

L’ ITALIA deve riflettere, interrompendo da subito il lungo percorso di corsi e ricorsi storici che ha fatto un male da morire alla sua UMANITÀ DI INSIEME, tragicamente protagonista di un “FUITEVENNE”, iniziato con le braccia in fuga in cerca di Lavoro da NOI NEGATO, un tempo ormai lontano e quasi dimenticato dall’indifferenza dei più.

Un tempo che tristemente ritorno e che continua a strappare alle ”VISCERE ITALIANE”, non solo braccia, ma anche e soprattutto “GIOVANI CERVELLI”, che impoveriscono e sempre più il FUTURO ITALIANO, privandolo delle RISORSE UMANE, insostituibili “RISORSE DI SVILUPPO”.

Siamo tristemente alla resa dei conti. Siamo ad un REDDE RATIONEM senza appello. Siamo e sempre più ad un tempo negato al FUTURO, mancando oltre che delle sue giovani braccia, dei suoi SAGGI CERVELLI, senza i quali non ci può essere FUTURO ITALIANO. Purtroppo, è tragicamente triste dimostrare la propria impotenza, che va disumanamente ed in modo diffuso, producendo umanità italiana, sempre più disumanamente indifferente all’essere, pensando di poter vivere “l’eterno dell’avere, incorniciato da un falso apparire”.