Castel San Giorgio: Gruppo consiliare Insieme “Giù le mani dalle cave, no ad attività estrattive”

Con il PUC dell’attuale Amministrazione rischia di ritornare indietro di 30 anni a causa del ripristino delle attività estrattive nelle cave.

Nelle more dell’autorizzazione da parte del Genio Civile-Regione Campania, l’amministrazione in carica prevede all’interno del PUC l’attività estrattiva della cava LANZARA-TAVERNA, attualmente classificata zona F d’interesse generale e non D come prevede il Piano Urbanistico dell’attuale Amministrazione.

Come dire: intanto che la Regione si pronunci, io ne prevedo l’estrazione nel PUC: ecco il #LanzaraPensiero.

Questo è quanto, tant’è che lo stesso capogruppo di maggioranza, lo scorso 6 marzo, ha presentato un’osservazione chiara sul punto chiedendo di “modificare il PUC facendo rientrare tutte le aree estrattive dismesse all’interno della Zto a destinazione agricola”. Tranne che per la cava di Lanzara-Taverna, di cui furbescamente non esplicita la destinazione.

La salute pubblica, la tutela del territorio, il rispetto verso la comunità: oggi un governo scellerato calpesta tutto ciò riaprendo una ferita che avevamo sanato.

Se le attività estrattive dovessero disgraziatamente riprendere, come spera l’Amministrazione in carica, ci vorrebbero altri 30-50 anni prima che i siti tornino allo stato attuale, dove gli elementi naturali hanno compiuto l’opera di spontanea rinaturalizzazione.

Ecco perché chiediamo all’Amministrazione in carica la REVOCA IMMEDIATA della delibera di Giunta n° 366 del 20 dicembre 2018 e di aprire finalmente il confronto con cittadini, associazioni, imprenditori, commercianti così come prevede il buonsenso e la responsabilità morale di chi governa una città.

 

 

Gruppo consiliare INSIEME