Scafati in MoVimento: “Corbara nuovo comune capofila al PDZ, Scafati ancora una volta rimane indietro”

Al peggio per Scafati non c’è mai fine. Il “declassamento” di Scafati da Comune capofila al PDZ è l’ennesimo epilogo di cui sono responsabili tutti quelli che hanno governato la città. Oggi apprendiamo con rammarico e tristezza che la nostra amata città è stata appena “retrocessa” come comune capofila del piano di zona S01-02, ambito che gestisce tutte le risorse nel campo sociale.

Ringraziamo vivamente il passato e il presente che ha governato questa città.

Il comune di Corbara diventa capofila e questo non ci fa certo ben sperare. Infatti ricordiamo una vicenda, già oggetto di attenzione da parte di Scafati in MoVimento che prontamente lo segnalò all’ANAC, l’affidamento della comunicazione, senza bando, ad una società che aveva sede allo stesso numero civico del sindaco di Corbara. Noi non ci stiamo a questa gestione che sembra volta a far diventare Scafati fanalino di coda dell’Agro. Negli anni abbiamo accumulato – da comune Capofila – debiti e crediti, ricorsi e grane, assumendoci responsabilità per altri 12 comuni. Ora che la gestione è semplificata e si va nella direzione della realizzazione di un’azienda consortile veniamo catapultati dal treno in corsa. È un paradosso per i cittadini di Scafati perdere posizioni anche sul tema dei servizi sociali. Ricordiamo che teniamo alta l’attenzione anche su un altro versante, ovvero la questione dipendenti alla luce delle possibili stabilizzazioni, in virtù della legge Madia, che potrebbero interessare lavoratori di cui finora abbiamo gestito noi le pratiche come Comune. Per non parlare del fatto che negli anni abbiamo subito, come Ente, le “chiacchiere” e i “processi” per selezioni fatte in modo poco trasparenti e con troppi benefici, in diversi casi, per parenti e amici dei politici dell’Agro e candidati alle varie tornate. L’ultimo caso, che prendiamo come esempio ma ce ne sarebbero tanti da elencare, è quello della nomina della cognata di uno dei sindaci del coordinamento istituzionale del piano, poi per fortuna annullata. Ora è il momento di cambiare rotta, non resteremo indifferenti a quest’ennesimo scacco alla città.