Pietrelcina: grande attesa per Solennità Madonna della Libera nel ricordo del miracolo della liberazione del colera

Michele Gagliarde

San Pio da Pietrelcina la additava affettuosamente ai compaesani che lo venivano a trovare a San Giovanni Rotondo come “Madunnella Nostra”. Un legame filiale fortissimo infatti legava il frate stigmatizzato alla patrona della sua terra natale, la Madonna della Libera: un legame che resta ancor oggi scolpito nel cuore di ogni pietrelcinese che  ogni 3 Dicembre ricorda quella volta in cui, ben 164 anni fa, la “dolce Mammina”  aveva liberato tutto il paese da una terribile epidemia.
Era la fine di novembre dell’anno 1854 e a Pietrelcina si moriva. Il colera, un morbo terribile per quei tempi, diffondeva ovunque il suo vento di morte non risparmiando nessuno. Il prof. Sergio Tretola nella sua preziosa opera storica“La Madonnella Nostra. La Confraternita e il Culto della Madonna della Libera in Pietrelcina”, Centro studi e Ricerche Storiche Pietrelcina, 1987, così descrive quei giorni di angoscia e preghiera: «La prima vittima del morbo si registrò il 5 settembre e venne seppellita ‘nel luogo detto Gregaria destinato per i colerici’. Era arciprete Nicola de Tommasi. Vi fu un periodo di tregua, e poi dal 28 ottobre cominciò lo stillicidio giornaliero dei decessi, che continuò per tutto il mese di novembre con una media di 3 morti al giorno. La popolazione aspettava impaurita ma fiduciosa che il freddo facesse cessare il morbo. Il 1 dicembre, invece, morirono 7 persone ed il giorno successivo si ebbero ben 16 decessi. Il panico si impadronì dei cittadini. Il 3 dicembre morirono 19 persone. E’ da supporre che, a quel punto, tutta la popolazione, in preda alla disperazione, si sia rivolta con devozione totale alla Madonna, che con il titolo ‘della Libera’ rappresentava l’estrema speranza. Quasi sicuramente il simulacro fu portato in processione per tutte le contrade del paese. Sta di fatto che il 3 dicembre fu il giorno di massima mortalità; già il giorno dopo ne morirono 12 ed il 5 dicembre si ebbero appena 7 decessi. Nei giorni successivi mediamente morirono una o due persone fino al 21 dicembre, data in cui si ebbero gli ultimi due decessi per colera. L’epidemia mieté, complessivamente, ben 153 vittime. Da allora, ogni anno il 3 dicembre è festa di penitenza e di preghiera». Anche quest’anno c’è grande attesa per questa  ricorrenza particolare, molto sentita dall’intera collettività locale e da tutti i fedeli e devoti del Santo delle Stimmate il quale in vita ricordava sempre ai pellegrini di essere cresciuto, come ogni “pucinaro” che si rispetti, ai  piedi di quella “Madunella”, intessendo con Lei uno speciale rapporto di figliolanza. Il programma religioso di quest’anno sarà  particolarmente  ricco di momenti di alta devozione e spiritualità, a partire dal solenne triduo di preparazione alla festa che sarà celebrato nella chiesa parrocchiale dal 30 novembre al 2 dicembre alle ore 17:30 da Fra Enzo Gaudio, coordinatore dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio della Regione Campania. Una grande sorpresa ed emozione per tutti i pietrelcinesi che saluteranno con gioia il ritorno dell’amato frate cappuccino nella terra natale di San Pio. Attualmente parroco di Gesualdo in provincia di Avellino, Fra Enzo Gaudio ha infatti saputo farsi apprezzare dalla comunità pietrelcinese per il suo servizio di vice-parroco svolto in tanti anni con abnegazione e dedizione assoluta verso i parrocchiani e i tanti pellegrini che ogni giorno visitano il Santuario diocesano dove San Pio, novello sacerdote, celebrò messa per la prima volta il 14 agosto 1910. Sabato 1 dicembre, alle ore 20,00 sarà celebrata invece una solenne veglia di preghiera dedicata a  “Maria Porta dell’Avvento” per l’inizio del nuovo anno liturgico. Lunedì 3 dicembre, solennità di Maria Santissima della Libera, sono previste sante messe alle ore 8,30 e 9,30. Alle 11, solenne celebrazione eucaristica presieduta dal novello sacerdote e  frate cappuccino Massimiliano Scolozzi. Nel pomeriggio invece, alle 17,30 si terrà la Santa Messa animata dai ragazzi del catechismo e dai vari gruppi ecclesiali. A seguire alle 18,30 partirà dalla parrocchia la solenne fiaccolata mariana con l’effige di Maria Santissima della Libera animata dalla Banda Musicale “Città di Pietrelcina” diretta dal M° Vinicio Fierro. Al rientro dalla processione, l’affidamento della città di Pietrelcina alla sua Celeste Patrona chiuderà la solenne giornata di preghiera e ringraziamento.