Salerno: FI, Amatruda “Cena di Salerno Pulita, clientelismo!”

“Una volta il Sindacato era in campo per dare dignità ai lavoratori. Oggi temo, e alcune pratiche lo confermano, che alcuni sono in campo per ‘consegnare’ i lavoratori al potere politico. La cena organizzata per i lavoratori di Salerno Pulita, per il passaggio degli interinali a tempo indeterminato, è una offesa per le donne e gli uomini.

Una buona trattativa conclusa in maniera indegna” è il giudizio di Gaetano Amatruda, vice coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno sulla riunione fra i lavoratori di Salerno Pulita con l’Amministrazione comunale. All’incontro presente il Presidente De Luca con Piero e Roberto.
“Queste persone, che da anni fanno sacrifici, hanno ottenuto un riconoscimento che nasce dai fatti, dal loro costante impegno e non hanno bisogno della benedizione dei ‘padrini politici’. Hanno conquistato – ricorda – qualcosa grazie alla loro attività, punto.
La pressione psicologica di chi vuole rivendicare meriti e condizionare i lavoratori per il futuro è indegna”.
“È indegna – sottolinea – la presenza del Sindaco, ma per fortuna conta politicamente nulla, e sopratutto è fuori luogo la presenza del Presidente della Giunta Regionale con i pargoli. Il figlio Roberto, ex assessore, e l’altro parlamentare eletto a Caserta.
Chi vede solo una cena è in cattiva fede o ha maturato una incapacità cronica a leggere i fatti. La cena organizzata è la conferma della esistenza del metodo delle fritture di pesce, è la consacrazione delle Istituzioni usate per alimentare consenso e controllare. È il peggiore Sud, cialtrone e clientelare”.
Per Amatruda “È il de profundis della sinistra a tutela del lavoro e della dignità dei lavoratori.
Un tentativo in extremis, goffo, per recuperare i consensi perduti. Dopo le ultime debacle in città, in molti quartieri, questi lavoratori possono fare la differenza ed allora si mettono in campo questi tentativi”.
“È, quello di Vincenzo De Luca, un metodo politicamente criminale e delinquenziale. Va denunciato“ conclude.