Salerno: Cenacolo Rosa, la lunga ascesa di diritti per le donne

Continuano i Cenacoli Rosa, organizzati dal quotidiano dentroSalerno.it, col patrocinio dell’Amministrazione comunale, molto sensibile alla tematica grazie al ViceSindaco Eva Avossa, contro la violenza di genere. Condotti dal Direttore Responsabile, Rita Occidente Lupo, salutati dalla consigliera di Parità della provincia, Anna Petrone, s’alternano figure femminili, in qualità di relatrici, presso l’Atelier “Elegance de Luxe” in Via Luigi Guercio, delle abili modiste Angela, Donatella ed Anna Rita Di Lascio, per un confronto ed un dialogo sulle varie problematiche che affliggono il pianeta Donna. Partendo dalla femminilità, nella sua accezione più ampia: di qui la scelta della location, un santuario della moda, per porgere messaggi propositivi a quante sembrano irretite dalle incertezze cronachistiche. Ieri sera è stata la volta della tematica “Donne e Lavoro”, trattata dall’avvocato Marisa Annunziata e dalla sociologa Anna Malinconico, docente Link Campus University. Non sono mancate note poetiche, grazie all’intervento della giovane Francesca Lavinia Cicalese. A tappeto, l’impegno delle donne nel mondo lavorativo, con le ricadute nel rapporto di coppia e sui figli. Dopo il saluto del ViceSindaco Avossa, che ha ricordato come nel tempo, vorticosamente siano mutati i ruoli delle donne, un tempo a latere della mascolinità ed il saluto delle assessore comunali Gaetana Falcone e MariaRita Giordano, l’ampia riflessione sui diritti che oggi la donna ha guadagnato e che pertanto non possono essere subordinati alle generiche quote rosa. Le qualità femminili, da imporsi nella complementarietà di genere, senza ruoli di sudditanza,. Tutela nella libera professione, ha commentato la Annunziata che da componente della Cassa forense nazionale di Previdenza, ha tracciato un breve excursus a riguardo, riferendosi all’attuale legislazione in merito. Anche le nuove generazioni s’approcciano ad un mondo in continuo fermento, che spesso non riserva sufficiente attenzione, anche tra le pareti domestiche, alle crisi identitarie, spesso causa di sofferenza e solitudine per le nuove generazioni. Quella dell’ascolto nella disponibilità a soccorrere l’altro nel bisogno, ha stigmatizzato la Malinconico, una cifra non secondaria. Soprattutto le donne, senza volersi sostituire all’uomo nel gestire l’attività lavorativa, prese tra mille incombenze, per cercare di mantenere in equilibrio diversi ruoli che rivestono. E che nel mondo occidentale assumono una valenza diversa da quanto avviene in altri contesti, quali quello africano, laddove l’amore per i figli, il sacrificio nell’allevare la prole anche in condizione di vedovanza, rendono la donna attiva nel dover lottare per la sopravvivenza propria e dei propri cari. Lola Tonin, a capo dell’Associazione SoSolidarietà, ha portato la sua toccante esperienza in Nigeria, dove da anni coopera col marito, dottore Biagio Bianco, nell’assistenza socio-sanitaria di persone indigenti. La Tonin ha anche rivelato la sua esperienza di medico primario, in un contesto ospedaliero nostrano, che non le lesinò iniziali spine per la mentalità maschilista. Le resistenze ad accettare la donna in carriera, in politica, non sono mancate alle figlie del ’68, che oggi si ritrovano ancora a dover competere con stereotipi insistenti in alcuni contesti, perplessi nell’accettare la parità di genere. La serata è stata arricchita da numerosi interventi, tra le dolci liriche della Cicalese, insieme alle accattivanti tele ad olio dell’artista Sandra Niviano, ritraenti la donna in vari momenti della sua vita. Il saluto finale, commisto ai ringraziamenti alle numerose partecipanti, tra cui la presidente della Commissione Pari Opportunità di San Cipriano Picentino, MariaRosaria Paraggio; la presidente del Centro Artisti Salernitani, Elena Ostrica; la Presidente dello Yachting Club, Diana de Bartolomeis; MariaRosaria Meo, membro Commissione regionale Pari Opportunità; Filomena Domini, commissione toponomastica comunale di Eboli.