Salerno: Arechi Multiservice S.P.A., prove tecniche di “accordi”

Come è noto, la Arechi Multiservice S.p.A., società in house della Provincia di Salerno, le sta provando davvero tutte per venir fuori dalla crisi economica e finanziaria in cui versa ormai da tempo.

Sin da fine giugno è in essere la procedura di concordato preventivo cd. “in bianco”, col Tribunale di Salerno che ha assegnato il termine di legge per la redazione di un piano che, dalle prime notizie, dovrebbe prevedere anche la vendita dell’intero complesso immobiliare aziendale.

E’ di qualche settimana fa, però, la notizia che, per tentare di soddisfare in misura maggiore i fornitori (diversamente eccessivamente penalizzati dal concordato), salvaguardando la par condicio creditorum, professionisti all’uopo nominati siano al lavoro per valutare la possibilità di redigere accordi di ristrutturazione ex art. 182 bis L.F., che garantirebbero – ove omologati – una serie di tutele per i creditori chirografari e di certezze per il futuro per la Provincia di Salerno e la Arechi Multiservice S.p.A., scongiurando la “tagliola concordataria” già annunciata.

E’ stato – sotto questo punto di vista – un mese di agosto assai impegnativo… e così sarà pure settembre”, sottolinea l’Amm.re Unico dott. Alfonso Tono, “ce la stiamo mettendo tutta, d’intesa con gli Organi della Procedura, per salvare l’azienda, i posti di lavoro e tutto ciò che ruota intorno all’Universo Arechi Multiservice S.p.A.. Stiamo contattando tutti i fornitori e proponendo la formalizzazione di accordi certamente più vantaggiosi rispetto a quanto potrà loro garantire una procedura concorsuale diversa o uno scenario peggiore. Avevamo il dovere di provarci poiché – negli anni passati – con la Società in house della Provincia di Salerno hanno lavorato centinaia e centinaia di aziende locali e non, cui bisogna provare – nel rispetto delle norme – a far recuperare quanto più possibile”.

Si predica prudenza, dunque, ma trapela ottimismo nella sede di via Andrea De Luca a Salerno, ove le adesioni arrivano di giorno in giorno (sono stati previsti diversi “blocchi”, per cui si chiuderà entro fine settembre) ed il futuro appare, adesso, meno plumbeo, con una sfida da provare a vincere… a colpi di accordi!