Genova: Trasportounito “Nel decreto su Morandi subito sostegno per autotrasporto”

Nei venti giorni seguenti il crollo del porto Morandi, in un periodo caratterizzato da un ridotto volume di traffico merci e di traffico cittadino, gli autotrasportatori hanno subito una diminuzione del 15% nella capacità produttiva e nel fatturato, con una crescita media di un’ora e mezza nei tempi di attesa da e per il porto di Genova e una riduzione del 15% nelle macchine impegnate. Nulla rispetto alla previsione per le prossime settimane: con un traffico medio di 4000 mezzi sul nodo di Genova, la riduzione del fatturato sfonderà il 30%, con tempi medi in coda superiori alle tre ore e una riduzione di disponibilità di mezzi per effetto delle ore necessarie a effettuare ogni singolo servizio, che supererà il 35%.

Di fronte a questo scenario, Trasportounito ha scelto di rompere gli indugi e di inviare al Governo una motivata proposta affinché diventi parte integrante del decreto che dovrebbe essere approvato venerdì.

Frutto dell’analisi di dettaglio condotta sulle conseguenze già verificate del crollo del Ponte Morandi e di una proiezione effettuata impresa per impresa, sia sul black out operativo creatosi nelle operazioni di carico-scarico fra i bacini portuali di Voltri e Sampierdarena, sia  nei collegamenti fra il porto e i principali centri di origine, destinazione e distribuzione delle merci, Trasportounito si è prima confrontato con le istituzioni locali e con l’Autorità di Sistema Portuale per poi inviare il documento finale al governo.

“Non esistono purtroppo alternative o Piani B – sottolinea Giuseppe Tagnochetti – senza un intervento deciso dello Stato, non sarà possibile assicurare quella continuità operativa, che tutti auspichiamo, del porto di Genova e del sistema logistico del Nord Ovest”.

Tre i punti cardine di questa proposta che si articola su aiuti concreti in assenza dei quali centinaia di aziende di autotrasporto non riusciranno a sopravvivere all’emergenza compromettendo in modo decisivo il sistema logistico dell’intero Nord Ovest produttivo del Paese.

a) Un primo intervento è stato chiesto a favore delle Imprese che opereranno da e per il Porto di Genova,  con la richiesta al Governo di ristorno economico per ogni trasporto che realizza un’operazione di carico o scarico della merce nei terminal portuali e tracciato dal sistema telematico E-port su cui UIRNET nell’ambito della gestione della Piattaforma Logistica Nazionale sta investendo in sinergia con A.d.S.P del Mar Ligure Orientale. Requisito è che l’impresa di Autotrasporto dimostri di essere regolarmente registrata all’anagrafe portuale e di aver utilizzato personale viaggiante in regolare possesso di badge di riconoscimento per l’effettuazione dell’accesso ai gate terminalistici.