Crisi migratoria, quanta confusione!

Giuseppe Lembo

 

Il Mare Nostrum, sempre più mare di morte, con l’ITALIA in primo piano, è una grave e crescente “CRISI MIGRATORIA”. Dall’AFRICA, anche per gravi colpe Occidentali, tanta gente e’ costretta, rischiando la propria vita, a scappare per non morire di disumane violenze e sopratutto di FAME, un nemico gravemente crescente tra i disperati della Terra e non solo (da NOI ITALIA, sono ben 5 milioni gli italiani in condizioni di povertà assoluta, con altri milioni di poveri di casa nostra, prossimi a diventarci). Scenari non solo tristi, ma in sé apocalittici che devono fare tremare le vene ai polsi a chi veramente sa volere bene e sa saggiamente riconoscere la centralità dell’UOMO, rispetto alle mute cose del falso modello di vita con al centro il Signore unico, dominus del Mondo, dal tragico nome l’AVERE/APPARIRE, che si identifica nel simbolo della ricchezza, sempre più indifferente della crescente povertà e con i poveri sempre più poveri ed i ricchi sempre più ricchi. Povero Mediterraneo che da Mare Nostrum di Civiltà, si va trasformando, con la poca saggia PACE anche dei tanti ”Buonisti italiani”, in Mare di Morte. Una vera tomba di vite umane stroncate nella tragica speranza di cambiare la propria vita di inferno. Povera ITALIA NOSTRA, sempre più tragicamente considerata, al suo interno per “una crisi politica alle spalle dei migranti”, un PAESE disumano e di morte che si rifiuta di volere bene l’altro in quanto UOMO DELLA TERRA. Non e’ così! Non è assolutamente così! Non è, tra l’altro che non ci sia una crisi migratoria passata, presente, ma soprattutto futura, con un’ITALIA LAGER dei tanti disperati della TERRA che sfidano la Morte nelle gelide acque del Mare Nostrum, per una vita dal cammino umanamente nuovo e con al primo posto, Il DIRITTO ALLA VITA, un diritto del tutto indifferente ai buonisti italiani, che con le parole dalle mani vuote, sono pronti a tutto, candidandosi, sempre a parole ad aprire i propri cuori agli altri che vengono da NOI e che hanno bisogno di aiuti concretamente veri e nei fatti oltre che nelle vuote parole.

Io, con piena e partecipata solidarietà di intenti, amo l’AFRICA, come Terra dall’umanità’ solidale con un OCCIDENTE assolutamente, capace di ravvedersi, evitando prima di tutto, di continuare ad armarla ed umanizzandone le tristi condizioni di vita. Tanto, non per egoismo italiano di comodo, al fine di non essere invasi, ma per dare ai nostri fratelli africani quel diritto alla vita negato tristemente in terra d’Africa, per gravi responsabilità di chi del Continente Nero, da troppo lungo tempo, complice una comunicazione sempre meno autentica e strumentalmente con le funzioni di supporto dei forti sui deboli, fa dannatamente male all’AFRICA ed al Mondo che Africa non è . Così come vanno le cose, siamo al capolinea.

Il Mondo e con il Mondo tristemente l’ITALIA, facendosi un male da morire, avendo messo da parte la CENTRALITÀ DELL’UOMO, sempre più disumanamente, si nega al FUTURO, AFRICA COMPRESA.

CON SAGGEZZA UMANA, RIPRENDIAMOCI I VALORI DELL’ESSERE e LA CENTRALITÀ DELL’UOMO SULLE MUTE COSE. CE LO CHIEDE IL FUTURO.