Salerno: Convegno regionale SIIA “Ipertensione Arteriosa: Presente e futuro”

L’ipertensione arteriosa è il determinante di rischio cardiovascolare responsabile del carico più elevato di malattia, disabilità e morte nel mondo. Il suo impatto sullo stato di salute e sulla mortalità globale sembra essere destinato ad aumentare ulteriormente nel prossimo futuro in ragione di una prevalenza in continua espansione.

La multifattorialità patogenetica e la frequente presenza di comorbidità rendono l’ipertensione arteriosa una connotazione squisitamente sistemica che non può essere compresa attraverso conoscenze frammentate in un approccio di tipo interdisciplinare, ma richiede un approccio di tipo olistico e quindi transdisciplinare.

Il trattamento dell’Ipertensione Arteriosa già prevede la messa in atto di misure che mirano a migliorare il profilo di rischio cardiovascolare del paziente (stile di vita, attività fisica, dieta, sovrappeso corporeo, fumo…) alle quali può aggiungersi la terapia farmacologica antipertensiva opportunamente modulata al fine di raggiungere il target terapeutico ottimale.

In Italia abbiamo oltre 16 milioni di ipertesi e solo una persona su tre ha la pressione ben curata. Molto è stato fatto negli ultimi anni, ma c’è molto da fare per ridurre significativamente l’incidenza delle malattie cardio-cerebrovascolari nella popolazione, soprattutto nella riorganizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici integrati e condivisi tra ambulatori di medicina generale, ambulatori specialistici territoriali e centri specialistici ospedalieri.

Alla luce delle costanti e nuove ricerche in questo ambito il corso si propone – sottolinea il Prof. Carmine Vecchione Responsabile Scientifico del Convegno – di migliorare e aggiornare le conoscenze in tema di ipertensione arteriosa e rischi correlati, con uno sguardo particolare ai nuovi meccanismi coinvolti nello sviluppo della patologia vascolare e alle possibili opzioni terapeutiche, favorendo l’integrazione fra le varie figure professionali coinvolte nella gestione multidisciplinare di questa specifica tipologia di pazienti: lo specialista ambulatoriale, ospedaliero ed universitario, il medico di medicina generale, il medico di continuità assistenziale, il farmacista, il biologo, il dietista e l’infermiere professionale.