Baronissi: corso di Pronto Soccorso e introduzione defibrillatori, consegna attestati

Anna Maria Noia

A Baronissi, il 21 giugno – ore 17 – la consegna degli attestati ai tanti partecipanti di un apposito corso o percorso formativo scolastico, attuato presso la direzione didattica delle scuole di Baronissi e tenutosi nel periodo marzo-maggio 2018. Le istituzioni educative coinvolte appartengono, appunto, alla direzione didattica e anche al primo circolo della cittadina (tutte le scuole per l’infanzia più cinque primarie od ex elementari). Uno dei molteplici scopi e aspetti del progetto, voluto in primis dalla Regione Campania – coadiuvata da alcune associazioni del territorio – il dotare le aule e gli ambienti didattici in generale di appositi defibrillatori. In maniera tale da prevenire e/o contrastare l’insorgenza di arresto cardio-circolatorio o di altre importanti e pericolose malattie cardiache. Malattie che sono purtroppo molto più diffuse di quanto non si pensi, un caso ogni mille ogni anno vede arrecare danni gravi e seri o provocare la morte del paziente; in Italia si parla di ben 60mila casi clinici – sempre annualmente. Si comprende, quindi, come l’utilizzo tempestivo e rapido del defibrillatore sia fondamentale nell’intervento – anch’esso celere e senza frapporre minuti su minuti – per salvare la vita della persona colpita da attacco cardiaco. Infatti, proprio per questi motivi, la legge denominata “La buona scuola” – numero 107 del 2015 – ha trovato, nel caso di Baronissi, applicazione nel creare questo percorso – che riguarda anche le nozioni teoriche di primo soccorso. Le scuole interessate, perciò, hanno immediatamente accolto e sposato l’idea (il progetto) – che ha entusiasmato i dirigenti e i docenti, ma non solo: a dichiararsi favorevoli, la docente Antonietta Cembalo (fortemente determinata nel dotare le aule dei defibrillatori, del tipo semiautomatico) – della direzione didattica di Baronissi; il ragioniere Giuseppe Del Regno – responsabile Sga (Servizi generali amministrativi) della direzione; gli insegnanti tutti. Sia i professori baroniensi, che il cardiologo sanseverinese Carmine Landi – a capo del sodalizio “Grazie di cuore” – hanno plaudito (a) e accettato positivamente questo nuovo tipo di esperienza. In maniera tale da coltivare al meglio gli indicatori di prevenzione delle malattie al cuore. Per veicolare una capillare diffusione delle conoscenze in merito, in modo da poter prevenire i fenomeni corporei inerenti l’infarto. Il progetto inerente il primo soccorso, avvenuto – appunto – tra marzo e maggio 2018, constava di una prima parte teorica e di una successiva di addestramento pratico. Le “lezioni” sono state tenute, tra le scuole e soprattutto i locali del municipio di Baronissi, dai membri dell’associazione scientifica “Gruppo intervento emergenze cardiologiche”; presidente Maurizio Santomauro – professore ed eminente cardiologo all’università “Federico II” di Napoli; dal medico Carmine Liguori; da validi istruttori certificati e qualificati; da altre eccellenti personalità del mondo della Medicina in Campania. Tra gli oggetti e/o le “materie” di… “studio”, anche le manovre salvavita. I docenti e referenti vari a Baronissi, inoltre, hanno capito come applicare (dopo opportune esercitazioni) ed effettuare manovre di pronto soccorso per pazienti infartuati; manovre di massaggio cardiaco su adulti ma anche su bambini; hanno compreso l’uso ponderato e deciso del defibrillatore; hanno appreso i metodi di disostruzione delle vie aeree. Il 21 giugno, la consegna degli attestati. Occorre ricordare che – in totale – circa centoventicinque persone hanno aderito a questi percorsi – tra personale docente delle scuole materne ed elementari (o non solo), collaboratori, amministrativi, impiegati (o dipendenti). Presenti, il dottore Santomauro e le autorità competenti. Perché è sempre importante ciò che si attua in favore della vita umana; d’altronde lo affermano ed attestano i partecipanti stessi, lieti – a loro dire – di aver diffuso l’importante tematica della prevenzione medica. Secondo il cardiologo Landi, ma non solo, il progetto “Primo soccorso” ha interessato scuole di tredici province italiane, come Trieste; Perugia; Campobasso. Coinvolti, anche, 4500 studenti e studentesse. Landi ricorda che l’addestramento specifico alle manovre salvavita, e l’introduzione dei defibrillatori in classe, hanno realizzato in pieno l’obiettivo del decreto Balduzzi. Questo, ad un primo livello; il secondo livello si affronterà secondo quanto previsto dalle attività (presenti e future) del Ministero dell’Istruzione o Miur.