Il Rettore Roberto Racinaro, uomo di pensiero da non dimenticare!

Giuseppe Lembo

 

La sua scomparsa è una grave perdita per la cultura italiana e nello specifico per il pensiero filosofico, a cui aveva dedicato tutta la sua vita professionale e di impegno scientifico dedicato al pensiero filosofico dell’ILLUMINISMO di cui, come nelle dichiarazioni del Prof. CANTILLO, fortemente legato a RACINARO, da percorsi di vita amicale e soprattutto dal confronto del pensiero filosofico, ”seppe cogliere la grande forza di umanizzazione dell’UOMO e del suo Mondo”.

La maggiore attenzione di RACINARO, da Filosofo del PENSIERO MODERNO, la dedicò a HEGEL, soprattutto per il suo pensiero ricco di umana universalità della FILOSOFIA, Scienza per l’UOMO, come “IL PROPRIO TEMPO APPRESO COL PENSIERO”.

ROBERTO RACINARO, calabrese di nascita, approdò a SALERNO, dove visse a lungo le sue gioie ed un tempo di triste dolore. A lungo fu RETTORE MAGNIFICO dell’UNIVERSITA’ di SALERNO, un saggio ruolo di impegno professionale e del pensiero, con tanti giusti riconoscimenti da parte del mondo accademico e del mondo del pensiero filosofico – politico. Ma queste sue meritate gioie, nel lungo ruolo di RETTORE, furono avvelenate da un fatto disumanamente triste, per una vicenda giudiziaria che lo accompagnò per lunghi sedici anni, tormentandone la sua esistenza di UOMO DEL PENSIERO, saggio protagonista dei VALORI DELL’ESSERE IN DIVENIRE, prima delle mute cose senz’Anima.

La triste vicenda giudiziaria, per uno scandalo all’UNIVERSITÀ DI SALERNO, un fatto di disumana ingiustizia, lo accompagnò a lungo (16 anni), con tra l’altro, l’epilogo tragico, di una detenzione di 21 giorni di carcere, poi riconosciuta ingiusta, con una sentenza di assoluzione riparatoria, non certamente dal punto di vista umano, da parte della Corte di Cassazione, dopo un lungo calvario ed una messa in croce di un saggio UOMO DEL PENSIERO ITALIANO del nostro confuso tempo che, soffrendo, ha dovuto subire un atto da società disumana e senza giustizia.
RACINARO, da libero pensatore, forte della sua triste esperienza, nei lunghi anni del suo tragico martirio persecutorio, si è attivamente occupato della”GIUSTIZIA INGIUSTA”, una condizione che spesso produce in ITALIA, ”FALSI MOSTRI”e tante, tante tristi e disumane ed ingiuste sofferenze. Salerno, la Campania, il SUD, l’ITALIA e tutto mondo del PENSIERO ITALIANO, non devono assolutamente dimenticare ROBERTO RACINARO, Uomo e Filosofo-Pensatore. La sua memoria è un’importante risorsa del patrimonio del PENSIERO ITALIANO che, oltre al presente, serve al Futuro italiano per un Mondo umanamente Nuovo, da Nuovo Umanesimo, con al centro l’UOMO, con i suoi valori dell’essere in divenire, con la ricchezza del pensiero di un passato che deve essere sempre più saggiamente parte di noi.foto ilmattino.it