Roma: S.PP, Di Giacomo “Su legittima difesa inaccettabile che da vittima si diventi carnefice; nuovo ordinamento penitenziario elimina certezza pena”

La condanna a tre anni ed un mese di reclusione per il commerciante di Modena che per difendersi ha sparato con una pistola regolarmente detenuta al ladro entrato nel suo negozio è l’ennesima dimostrazione che senza una legge sulla legittima difesa la vittima dei malviventi viene considerato carnefice. E’ inaccettabile. Lo ha sostenuto il segretario generale del S.PP. (Sindacato di Polizia Penitenziario) e presidente del Movimento “Una Nuova Italia” Aldo Di Giacomo che ha tenuto a Roma una conferenza stampa davanti la sede del Ministero della Giustizia sui temi della sicurezza dei cittadini. Non c’è giorno che rapine e uccisioni in casa o in negozio – ha detto Di Giacomo – non ripropongano la necessità di approvare la legge sulla legittima difesa per la quale abbiamo contribuito a raccogliere 2 milioni 300 mila firme a sostegno della nostra proposta di iniziativa popolare. Come Movimento “Una Nuova Italia”, che ha raggiunto un’intesa politica con Fratelli d’Italia, stiamo lavorando per continuare la raccolta di firme. Sono pronto a riprendere lo sciopero della fame se la proposta di legge non sarà calendarizzata nei lavori del Parlamento ed approvata prima dello scioglimento delle Camere. Il dirigente di S.PP. e “Una Nuova Italia” ha quindi rinnovato l’appello a sospendere l’iter di approvazione, troppo frettolosa, senza il giusto approfondimento e l’adeguata consultazione, dei decreti attuativi della riforma Orlando sul sistema penitenziario italiano.

Di Giacomo ha detto che secondo l’annuncio del Ministro si vorrebbe fare un regalo di Natale ai detenuti riducendo l’uso della detenzione, aumentando i benefici ai detenuti, anticipando i termini di scarcerazione anche con l’incrementando del numero di braccialetti elettronici e quindi concludendo l’iter per l’assegnazione della gara (la spesa preventivata è di 45 milioni di euro) e la gestione di mille braccialetti al mese. I “punti forti” della riforma Orlando – ha denunciato – è l ‘aumento della liberazione anticipata a 75 giorni a semestre, la costituzione delle camere dell’amore ed un insieme di altre assurdità che di fatto cancellano la certezza della pena. Il carcere è lo specchio di quello che succede anche all’esterno con intere zone, quartieri di città in mano a delinquenti ed extracomunitari, che come hanno dimostrato i numerosi ed efferati fatti di cronaca utilizzano i permessi premio per rapinare, aggredire specie gli anziani che sono le categorie sociali più vulnerabili e violentare le nostre donne. Comunque altro che creare più sicurezza come vorrebbe far credere il Ministro Orlando svuotando le carceri. Con più malviventi in giro accadrebbe esattamente il contrario.

Per questo come S.PP. e Movimento “Una Nuova Italia” – ha sottolineato Di Giacomo – lanciamo un appello alle Commissioni Giustizia di Camera e Senato e a tutti i parlamentari perché per l’imminente Natale ci si limiti ai tradizionali atti di socializzazione nei confronti dei detenuti senza che diventi possibile il “regalo di Orlando”.

E se così non fosse il S.PP. – ha annunciato il segretario – sarà mobilitato proprio a Natale davanti le carceri del Paese per esprimere chiaro e forte il suo dissenso a chi continua a fare confusione tra vittime e carnefici con il risultato di accrescere l’insicurezza dentro e fuori gli istituti penitenziari. Il cosiddetto sconto di pena che si vorrebbe introdurre anche per quanti si sono macchiati di orrendi delitti acuisce ancora di più il forte sentimento di ingiustizia che vivono i familiari delle vittime.

Per sostenere le sollecitazioni dei cittadini che vogliono sentirsi sicuri a casa propria, incoraggiati da movimenti e comitati popolari, questa volta – ha concluso – ci saremo anche noi in Parlamento proprio per non delegare a nessuno; il Movimento si è ramificato sul territorio nazionale e rappresenta la vera novità dell’impegno civico e politico dal basso sulla sicurezza.