Regione Campania: Bilancio, M5S “Abbiamo scelto di batterci in aula per ciascuno dei nostri emendamenti”

“Alla inagibilità politica e al clima di totale autarchia da parte di chi persevera nei suoi tentativi di imbavagliare un legittimo dialogo, abbiamo risposto con le armi della discussione democratica, provando a far valere diritti oggettivi su ciascuno degli emendamenti a nostra firma. Un atteggiamento che i malpensanti della maggioranza hanno definito ostruzionismo, mentre per noi è stata una battaglia doverosa per migliorare un testo scarno, riduttivo, con spazio per le solite marchette elettorali, ma che non modifichi la rotta di una regione che questo governo sta precipitando nel baratro. La nostra opposizione, nel rispetto del regolamento, ha infastidito a tal punto chi è abituato a gestire la cosa pubblica, al punto da rivolgere parole di ingiuria nei confronti della consigliera Muscarà che legittimamente si batteva per i diritti di tutti”. Così i consiglieri del Gruppo regionale M5S Campania, a margine della votazione al testo della Legge di Stabilità 2018.

“Avevano provato a introdurre, all’articolo 1, un vitalizio mascherato, camuffato dentro un articolo che hanno chiamato contributo di solidarietà. Nella regione con il 40% dei residenti a rischio di povertà, volevano regalarsi una pensione contributiva che si matura dopo 4 anni, 6 mesi e un giorno di consiliatura e si percepisce a partire dal compimento dei 60 anni. L’ennesimo mezzuccio che fa rientrare un privilegio medievale. Li abbiamo smascherati e abbiamo impedito questa vergogna. Se fosse passata la nostra proposta, avremmo recuperato 3,5 milioni l’anno da destinare a servizi sociali e istituire, tra le altre misure, un fondo per le mamme con un reddito inferiore ai 6mila euro annui. Ma i deboli non contano per questo governo che dona all’aeroporto di Salerno, patria del governatore, quasi tre milioni, la stessa cifra che avevamo previsto per il ripristino delle reti idriche. Ci siamo battuti per la salvaguardia dell’ambiente, mentre la maggioranza si approvava la quinta proroga del piano casa. Volevamo misure per le sviluppo delle imprese, creando i presupposti per nuova occupazione. Ma non ce le hanno approvate. Per tutto questo continueremo a batterci. La nostra voce continuerà ad essere quella dei cittadini, dentro e fuori l’aula del Consiglio”.

Ufficio Stampa

Nicola Arpaia