Associazione Amici di San Rocco: il grande Mistero del Natale

Il mistero del Santo Natale, che è luce e gioia, interpella e scuote, perché è nello stesso tempo un mistero di speranza e di tristezza.

Porta con se’ un sapore di tristezza, in quanto l’amore non è accolto, la vita viene scartata ed umiliata.

Così accadde a san Giuseppe e alla Vergine Maria, che trovarono le porte chiuse e deposero Gesù in una misera mangiatoia.

Gesù nasce rifiutato da alcuni e nell’indifferenza dei più.

Anche oggi  ci può essere la stessa indifferenza, quando Natale diventa una festa dove i protagonisti siamo noi e il mondo, invece che Lui il bambino Gesù; quando le luci del commercio gettano via nell’ombra la luce di Dio .

Quando il nostro unico pensiero è il regalo da fare o quanto è cosa di buono preparare per la vigilia il pranzo. Tutto ciò ci allontana dal significato del Natale.

Il Natale è segno di speranza, perché nonostante i nostri limiti e tenebre, la luce del Dio dell’amore e della Misericordia risplende su tutti noi.

La sua luce non fa paura: Dio è innamorato di noi e ci vuole tutti attorno a Lui, che viene in mezzo a noi piccolo, povero e fragile e diventa uno di noi.

Gesù viene alla vita per donarci la sua stessa vita; viene in questo mondo malato per portarci la sua salvezza e la sua misericordia.

Non viene a giudicare, comandare e ad essere servito e riverito, ma a perdonare e a servire.

Gesù nasce nel legno della mangiatoia e muore per noi su di un legno, la Croce. E’ questo il filo diretto dell’amore che si dona e ci salva, che dà luce alla nostra vita.

L’hanno capito i pastori, i poveri del tempo e gli ultimi.

Ma agli occhi del Salvatore del mondo nessuno è emarginato e proprio gli ultimi furono i primi invitati dall’ Angelo a far visita a Gesù Bambino, che adorarono il Messia senza indugio.

Anche noi come fecero i pastori, rendiamoci liberi ed attenti al richiamo di Gesù nella notte Santa, andiamo con cuore puro e rinnovato verso la stalla, andiamo a Lui con molta fiducia, portiamo ai suoi piedi le nostre pene, i nostri limiti e soprattutto le nostre mancanze e peccati.

E chiediamo in questo Natale al Bambino Gesù, per intercessione di Maria Santissima e San Giuseppe, maestri insuperabili di ogni virtù, di operare prodigi unici nel nostro cuore, per poterLo amare veramente e fedelmente come fece San Rocco, mettendoci sempre al servizio di Dio e del prossimo. Questo è il Natale: la gioia e la bellezza di essere amati da Dio che si fa bambino per noi, e contemplando il suo tenero infinito amore vogliamo dirgli grazie, grazie perché ha fatto tutto ciò per noi. Santo Natale 2017.

  Fratel Costantino De Bellis