San Cipriano Picentino: Universitas Santi Cipriani – 40^ Sagra della Castagna – “a ‘ncziat”

Sabato 28 Ottobre, alle ore 20:00, appuntamento con “a ‘ncziat” ovvero la ‘cerimonia del piatto’, l’antico rito dell’accoglienza nuziale sopravvissuto nei secoli e praticato a San Cipriano fino agli anni inizi degli anni ’90 del secolo scorso. Si tratta di un ‘rito‘ che affonda le radici nell’epoca greca e romana, cantato da Jacopo Sannazzaro nelle sue egloghe e trascritto da Benedetto Croce durante il suo soggiorno nel nostro paese. Questa pratica nuziale ‘picentina’ è stata oggetto di studio storico, filologico ed antropologico, dal quale sono emersi una serie di dati interessanti che hanno consentito di allestire uno spettacolo rievocativo in prima assoluta, in omaggio alla 40^ Edizione della Sagra della Castagna.  In occasione delle nozze, già in epoca romana, gli sposi perfezionavano la loro unione con questo rito propiziatorio, finalizzato a garantire felicità e prosperità alla coabitazione dei giovani sposi. La sposa, in particolare, veniva accolta nella nuova famiglia all’ingresso dell’abitazione. Per l’occasione venivano bruciate essenze profumate, incenso, e venivano donati alla nupta novella ( come scrive Sannazaro) i due elementi che simboleggiavano anche il diritto della cittadinanza: l’acqua e il fuoco. Nel 1883 Benedetto Croce trascrisse questa pratica che, nel tempo aveva mutato forma ma on sostanza. Ad accogliere la sposa sull’uscio della casa è la suocera che con un piatto tra le mani, nel quale vi arde del carbone e dell’incenso, compie determinati gesti e recita una frase propiziatoria, per ciò della ‘ncziata, ossia l’atto di incensare. La rievocazione  riassume tre momenti storici: il racconto di Benedetto Croce vissuto per pochi mesi a San Cipriano Picentino, quello relativo al matrimonio dei genitori di Jacopo Sannazaro, anch’egli vissuto per pochi mesi qui, il rito ottocentesco della ncziata. Tutto nell’atmosfera magica rievocata sullo scalone monumentale dell’antica Piazza Maggiore di San Cipriano.

interpreti principali:

Fra Galdino: Vincenzo Barbato

Benedetto Croce: Giuseppe Vernieri

Jacopo Sannazaro: Federico Barra

Masella di Santomango: Emili Fortunato

Nicolò Sannazaro: Cesare Alfano

Gli sposi dell’Ottocento: Dina Giannattasio e Sabatino Procida

La suocera: Grazia Bellini

Corpo di Ballo della Scuola di Danza diretta da Marianna Rotondo

Ricerche e Testo: Gennaro Saviello

Voce Narrante: Francesco Di Napoli

Musiche: Rossini, Wagner, Morricone, Ricciardi

Audio, Luci ed Effetti: Soudlight Service di Mirko Malangone

Allestimento e coordinamento scenico: Maurizio Mele e Gennaro Saviello

Costumi: Associazione “Presepe Vivente” di Giffoni Valle Piana

Trucco e Parrucco: Luigia Somma e Veronica Celano