Salerno: presentazione libro Corsale “Perdersi o ritrovarsi?”

È possibile vivere serenamente l’angoscia? Non è contraddittorio? […]  Kierkegaard ci dice che l’angoscia è la vertigine che proviamo di fronte all’abisso delle possibilità, e quindi alla responsabilità che ci spetta di dover scegliere fra alternative di cui non siamo in grado di prevedere le conseguenze più rilevanti; e che essa deriverebbe dal peccato originale, evento simbolico da cui trarrebbero origine tutti i mali che affliggono la specie umana. E quindi l’angoscia sarebbe parte del destino di tutte le generazioni: il libro perciò ricostruisce, rifacendosi a un approccio fenomenologico radicale, gli sforzi compiuti nel passato in occidente per tenerla sotto controllo; e l’itinerario si conclude affrontandone la fenomenologia nell’attuale società postindustriale e globalizzata, in cui risultano inefficaci gli antidoti già conosciuti (religione, politica, scienza e tecnica, benessere economico).