Salerno Letteratura 2017-07-05: Introductory analysis for the writer Eugenia for a woman a thought
Desde España con pasión: análisis introspectivo Eugenia Rico
In un magico scenario di luci soffuse, in una notte stellata, nei suggestivi luoghi salernitani del centro storico di Salerno, , alla manifestazione culturale “Salerno Letteratura”, dalla Spagna con passione, Eugenia Rico presenta il suo romanzo “Gli Amanti”. Conduce Rosa Maria Grillo, ordinario di Lingua e letterature ispano-americane all’Università di Salerno . La scrittrice appare sul palco in tutto il suo splendore , come d’incanto. Una magica percezione emotiva colpisce il mio cuore e la mia mente. Mi allontano dalla realtà al suono di quella voce suadente, mi lascio cullare dalla semantica delle sue parole, che, inevitabilmente penetrano nel mio cuore prima ancor che nella mente. Con un operazione di “Scissors and fan” attuo una introspezione delle sue morfie foniche delle sue lessie , unico elemento euristico del mio oggetto di critica , che lentamente vibrano nell’aria e ,come d’incanto, colpiscono . Deontologie , valori , tradizione e cultura riaffiorano nelle sue parole , con similitudini di “credo “ e di vincoli tra terre . Incantevole è la descrizione dei luoghi , dell’amore, come un vulcano magmatico tra passione e affetto . Il famoso triangolo non è altro che un povero cuore, che si dimena alla ricerca di una persona cui donarsi . Gli affetti che si contrappongono alla passione e alle diverse deontologie di valori . sono presenti nelle sue parole . Lei , piccola, grande scrittrice , ha avuto il grande dono di “un corazón cálido español”, ecco perché la retorica della sua parola è in lei con le tecniche manipolative della tua terra e pertanto le rivolgo un grazie perché la sua parola è Poesia , secondo l’accezione più alta e più completa di questo prototipo cognitivo. E, insieme, è Mondo, cioè icona fedele ed eloquente dell’unica possibile( la forma letteraria ,il petrarchesco hoc maxime placet) del tutto. Un grazie, per avermi donato la sua amicizia. Ritamaria Bucciarelli