Un libro per amico

Giuseppe Lembo
Bompiani – Overlook ha pubblicato in Italia il Libro dal titolo “Da animali a dèi.  Breve storia dell’umanità”. Ne è autore Yuval Noah Harari, uno scrittore che viene dal mondo accademico, avendo conseguito il dottorato di ricerca in Storia all’Università di Oxford. Oggi svolge il ruolo di professore universitario presso il Dipartimento di Storia della Hebrew University di Gerusalemme, con la specializzazione in Storia Mondiale. Il suo Da animali a dèi, pubblicato nel 2011, è diventato rapidamente un best seller, tradotto in 20 lingue. Al prof. Harari nel 2012 è stato conferito il Polonsky Prize for Creatività and Originalità in the Humanistic Disciplines. Il suo libro, sin dalla sua prima uscita, ha avuto una grande attenzione di pubblico e di critica. Si è trattato di una vera e propria ascesa esplosiva, al punto da diventare subito un best seller internazionale. La linea guida del libro di oltre 500 pagine, costo euro 22,00, è quella dell’autore saggiamente ed attivamente protagonista nell’affrontare i più grandi interrogativi della storia e del mondo moderno. Il suo narrare intelligente ha al centro i più grandi interrogativi della storia e del mondo moderno, con le sue radici in un passato lontanissimo. L’autore ci accompagna nel percorso del fare umano che ha permesso all’uomo di creare città, regni ed imperi e di arrivare saggiamente a credere negli dèi, nelle nazioni e nei diritti umani; tanto, fino alle odierne degenerazioni di un fare umanamente violento del nostro tempo che ci ha portati ad essere ferocemente, schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità, non sempre raggiunta ma, purtroppo e sempre più negata, per mancanza di umanità condivisa ed assolutamente necessaria a ciascuno di Noi per camminare insieme, guardando con saggia consapevolezza, al futuro possibile. È un libro da leggere! Non si può non conoscere l’uomo in cammino; non si può non conoscere quello che siamo stati, prima di essere quello che oggi siamo. È un atto di saggezza l’attenta lettura delle 500 pagine di “Da animali a dèi. Breve storia dell’umanità”. Serve a conoscere quel passato ormai scomparso, ormai cancellato che Harari scrittore, specializzato in Storia mondiale, riporta alla luce, regalandoci quella conoscenza umanamente utile che in se, è parte delle nostre radici; che è parte della nostra identità che ci serve e, tanto, tanto serve al futuro dell’umanità, per camminare saggiamente insieme nella saggia universalità umana che serve al futuro, per un cammino di insieme con al centro l’uomo. Mi sembrano sagge le sue attente riflessioni umane contenute a pagina 170. Dice e ci dice l’autore Harari, “ … ci sono alcune differenze biologiche oggettive, come il colore della pelle e il tipo di capelli, ma non c’è alcuna prova che le differenze si estendano all’intelligenza o all’etica”. Molti sostengono che la gerarchia esistente all’interno della propria società sia una cosa naturale, mentre le gerarchie vigenti in altre società sono basate su criteri falsi e ridicoli. Nell’età moderna agli occidentali è stato insegnato che, l’idea di una gerarchia razziale è tutta da ridere. Essi sono fortemente scioccati scoprendo che ci sono leggi che proibiscono ai neri di vivere nei quartieri bianchi, di studiare nelle scuole dei bianchi o di essere curati negli ospedali dei bianchi. Ma la gerarchia fra ricchi e poveri, che prescrive che la gente ricca deve abitare in quartieri separati e lussuosi, che devono studiare in scuole distinte e più prestigiose e ricevere un trattamento sanitario in strutture separate e meglio equipaggiate, pare perfettamente congrua agli occhi di molti americani ed europei. La pagina 278, ha un suo raccontare dal titolo “La venerazione dell’uomo”. Scrive, Harari che gli ultimi trecento anni sono stati spesso dipinti come un’epoca di crescente secolarismo, in cui le religioni hanno perduto progressivamente importanza. Se parliamo di religioni teiste, è in gran parte vero. Ma se prendiamo in considerazione le religioni che asseriscono di fondarsi su una legge di natura, la modernità si rileva come un’epoca di un intenso fervore religioso con alla base uno sforzo missionario senza uguali e di guerre di religione tra le più cruenti della storia. L’età moderna ha assistito alla nascita di un certo numero di religioni di questo tipo, come il liberalismo, il comunismo, il capitalismo, il nazionalismo ed il nazismo. Queste fedi non amano essere chiamate religioni e si propongono con il nome di ideologie. Questo però è semplicemente un esercizio semantico. Se la religione è un sistema di norme e di valori umani che si fonda sul fatto di credere in un ordine sovrano, il comunismo sovietico non fu meno religione dell’Islam. Naturalmente l’Islam è differente dal comunismo, perché l’Islam considera l’ordine sovrumano a governo del mondo come l’editto di un dio creatore onnipotente, mentre il comunismo sovietico non crede negli dèi.  “… il comunismo sovietico fu una religione fanatica e missionaria. Un comunista devoto non poteva essere cristiano o buddista, ci si aspettava da lui che diffondesse il vangelo di Marx e Lenin anche al costo della propria vita. La breve storia dell’umanità così come scritta dallo scrittore Harari, oltre al suo percorso di lungo tempo, con la sua rivoluzione cognitiva che parte dalle sei specie di umani che affollavano la Terra, arriva a Noi “Homo Sapiens” i “signori” del pianeta e, va oltre, molto oltre quel primum mobile, con le tante creazioni che l’uomo pensa per il futuro del mondo. Per il sempre più possibile ed assolutamente poco umano futuro del mondo, con un momento finale dal percorso di un’”altra vita”; di una vita disumanamente diversa. Leggiamo alla pagina 497, quanto scrive Harari, sul futuro del mondo. Sul sempre più vicino futuro del mondo, con le sue caratteristiche di crescente e diffusa umana disumanità. Tanto, ad un punto tale da non saper trovare le parole giuste di possibili progetti di umanità in via di sviluppo.“… il più rivoluzionario, dice Harari è il tentativo di creare una diretta interfaccia a doppio senso tra cervello e computer, che consentirebbe a quest’ultimo di leggere i segnali elettrici di un cervello umano, trasmettendo simultaneamente segnali leggibili del cervello”. È un libro pensato per l’uomo del mondo; per l’uomo, universalmente inteso che ha bisogno della conoscenza per costruirsi e costruire insieme agli altri, un mondo saggiamente ed umanamente nuovo.