Mercato San Severino: Somma, il Sindaco del cambiamento senza maggioranza, governerà!

Rita Occidente Lupo
Salviamo il salvabile? Ma come? Questo l’interrogativo rimbombante nella Valle dell’Irno, puntando il cannocchiale alle ultime amministrative per il colpo di scena al ballottaggio. In pole position, già ad un passo dalla vittoria al primo turno, Vincenzo Bennet e lo sfidante Antonio Somma,  alle urne del 2° turno soltanto col suo voler cambiare la città in meglio, con un nutrito programma elettorale, scandito tra versi di Mandela e note di Daniele. E questo ha fatto breccia: uno scatto di consensi l’ha portato vittorioso al traguardo. Inaspettatamente, per chi credeva che ormai fosse solo questione di qualche giorno, dopo l’11 giugno, consegnare la città al candidato unto dal governatore regionale Vincenzo De Luca, che col parterre democratico, aveva fin dalle prime battute affidato agli elettori un’inversione di marcia nel Comune, per tradizione di centrodestra. Somma, giovane promessa grintosa, astro nascente della politica locale, con voglia di amministrare per riassestare un territorio agonizzate! Pii propositi, stigmatizzati sull’ultima transenna elettorale, dispersi tra l’impossibilità di poter realizzare un sogno! Il nuovo Primo Cittadino si ritrova in netta minoranza, rispetto ai 9 consiglieri di Bennet, che già dal I turno avevano avuto il consenso popolare, ai 2 delle liste di Angelo Zampoli, sostenute dall’ex sindaco Giovanni Romano, regista della discesa in campo del suo ex assessore nella corsa verso Palazzo di Città ed alla candidata a Sindaco grillina, Annalucia Grimaldi. Tutta compatta a non voler mollare dal ruolo di opposizione, l’asse Bennet-Zampoli. Nei prossimi giorni, Somma dovrà formare la Giunta, alla quale sta dando man forte fin dal suo insediamento, per poter dare il via al suo mandato. Indiscrezioni ed inciuci, si consumano: chi prevedeva manovrine sotto banco, eventuali apparentamenti ed ulteriori salti di quaglie, deve arrendersi alle decisioni ufficiali dell’opposizione, che non intende mollare ruolo. Pertanto, Somma, nonostante i pii propositi, l’entusiasmo, la volontà popolare finale, si ritrova nell’impossibilità di poter reggere  tale sfida. Un’ala dell’opposizione è tentata di sfiduciarlo, ma frena per non incorrere nel rischio d’elevarlo ulteriormente a beniamino popolare, mentre un’altra si liscia le penne, suggerendo che alla luce dei numeri, debba tirare i remi in barca, dimettendosi. Il quadro attuale, anche con apporti esterni in Giunta, non altererebbe la fisionomia del consiglio comunale. Somma ha vinto le elezioni senza dubbio e quest’è un suo orgoglio personale, perchè è riuscito a conquistare la fiducia, ma con soltanto uno scarto di 42 schede rispetto a Bennet per cui, la sua vittoria, rimanda tanto a quella di Pirro. O a quella italiana post bellica, mutilata, non potendo avvalersi di una maggioranza per amministrare un Comune che versa in condizioni di grande disagio, non solo erariale! Un altro commissariamento, senza dubbio continuerebbe a gettare nella stasi la governabilità, ma avendo delle palizzate di fronte unite, non sembra possibile che possa reggersi il mandato. Qualcuno rivendica il voto, in quanto espressione di libero consenso: Somma, il Sindaco che i sanseverinesi vorrebbero! Anche se a metà, perchè le preferenze, sul filo gli han consegnato la fascia tricolore. L’errore di fondo, proprio nella volontà popolare, che non ha ben intuito, invertendo le preferenze dal I turno, in che bailamme sarebbe piombata l’Amministrazione. Di solito defaiances nelle neonate consiliature, in merito alla suddivisione di deleghe ed incarichi: c’è chi litiga per l’assessorato e chi rivendica primogeniture da vice primo Cittadino. Qui, tutt’altra storia! Non sono i fans del novello Sindaco, a creare scissioni per incarichi, ma i soggetti che dovrebbero capitolare per farlo governare. Dall’esterno nessuno può dargli quella bacchetta magica per render esecutiva la sua azione propositiva. Opposizione, reitera la maggioranza sconfitta, sul piede di guerra, in ossequio al verdetto delle urne, mentre la maggioranza senza i numeri, si ritrova ad acrobatiche prese di posizione, nel pio tentativo di restare in sella, così come anticipato nel tour di ballottaggio. Sui venti delle prossime politiche, inevitabile l’interrogativo quanto tempo potrà la nuova Amministrazione reggere la sfida oppositiva: mentre l’ex Sindaco Romano, transitato ufficialmente nei giorni scorsi in casa forzista, sicuramente sullo starter per le prossime elezioni ed il governatore De Luca pensa a come sia sfilato sotto il suo naso il treno apolitico, targato Somma, il nuovo Sindaco non molla e s’attrezza ad amministrare secondo il volere civico!