Le pensioni

Daniele Imparato*

Dal  1° gennaio 2016 si va in pensione quattro mesi più tardi come conseguenza della speranza di vita. Nel 2015 la pensione di vecchiaia si poteva ottenere all’età di 66 anni e tre mesi per i lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti e parasubordinati. Dal 1° gennaio 2016 occorre avere 66 anni e 7 mesi con almeno 20 anni di contributi ossia 4 mesi in più. Le donne del settore privato  nel 2015 andavano in pensione a 63 anni e 9 mesi, dal 2016 ci vanno a 65 anni e 7 mesi con almeno 20 anni di contributi ossia 22 mesi in più dettata dalla riforma Fornero. Le lavoratrici autonome (le commercianti, le artigiane e le parasubordinate), invece, nel 2015 andavano in pensione di vecchiaia a 64 anni e 9 mesi, nel 2016 ci vanno a 66 anni e 1 mese. La pensione anticipata (ex pensione di anzianità) necessita del solo requisito contributivo. Quest’anno per tutti i lavoratori sia del settore privato che pubblico, dipendenti o autonomi, il requisito è fissato a 42 anni e 10 mesi  di contribuzione per gli uomini  e 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne. Il requisito contributivo è aumentato, rispetto la vecchia pensione di anzianità, di circa 2 anni; Infatti la vecchia pensione di anzianità richiedeva solo 40 anni di contribuzione.

*consulente del lavoro