Salerno: RC “Brillante risultato politica internazionale per detenzione Israele”

L’agenzia di stampa Nena News poche ore fa ha reso noto che questa notte dopo oltre 20 ore di trattative con la mediazione della Croce Rossa Internazionale l’autorità carceraria israeliana e  una rappresentanza dei detenuti palestinesi guidata dal leader Al Fatah, Marwan Barghouti e ideatore dello sciopero della fame a cui hanno partecipato oltre 1700 detenuti palestinesi, hanno raggiunto un accordo dopo oltre 40 giorni di sciopero della fame. La notizia è stata confermata da due dirigenti dell’Autorità nazionale palestinese responsabili per il sostegno ai prigionieri, Issa Karake, che tra breve terrà una conferenza stampa per illustrare l’accordo raggiunto grazie alla determinazione e alla lotta dei prigionieri palestinesi supportati dall’intera popolazione, e Qadura Fares. Per ora Israele ha accettato alcune proposte in particolare quelle relative alle visite e alla possibilità di avere accesso ai canali informativi. La federazione provinciale di Salerno del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea esprime la propria soddisfazione per questo primo significativo risultato soprattutto alla luce delle dichiarazioni dell’intero governo Israeliano (l’ultima ribadita nella giornata di ieri del ministro per la sicurezza interna Ghilad Erdan) che ha sempre ribadito una ferma opposizione e contrarietà a qualsiasi ipotesi di trattativa. Ma siamo altresì consapevoli che questa specifica “partita” è ancora del tutto aperta fin quando Israele non inizierà ad applicare nelle proprie carceri quanto prevede sia la normativa internazionale sia la stessa convenzione di Ginevra in materia dei diritti dei detenuti. Come è noto nei giorni scorsi la nostra federazione ha lanciato prima un appello per la pace firmato da decine di persone e compagni NON del nostro partito impegnati e sensibili alle tematiche della pace e della solidarietà internazionale. Subito dopo abbiamo organizzato una “staffetta” di solidarietà con la lotta dei detenuti palestinesi attuando a turno uno sciopero della fame di 24 ore tutt’ora ancora in essere. Non ultima, con una nostra iniziativa pubblica particolarmente partecipata e ospitata dalla città di  Baronissi rappresentata dal proprio Sindaco sabato scorso, abbiamo ribadito le nostre posizioni in solidarietà con i popoli del Kurdistan e della Palestina. Non a caso il titolo era: “No War. Pace e autodeterminazione dei popoli”. Quindi alla luce dell’accordo stipulato questa notte sospendiamo la “staffetta” di solidarietà con i detenuti palestinesi ma NON IL NOSTRO IMPEGNO verso di loro e verso il popolo palestinese e già nelle prossime ore convocheremo una riunione con le decine di persone (professionisti, presidenti di ONG impegnati nella solidarietà internazionale, attivisti pacifisti, scrittori, giornalisti, registri televisivi, artisti, alcuni amministratori locali, il presidente provinciale delle Acli, diversi docenti universitari, vari rappresentanti di associazioni, il referente provinciale dell’ANPPIA (associazione nazionale prigionieri e perseguitati italiani antifascisti), diversi operai e un manager, vari militanti e dirigenti di altre forze politiche di sinistra e tanto tanto ancora) che hanno aderito e partecipato ai nostri appelli e alle nostre iniziative, come quello dello sciopero della fame. L’obiettivo di tale riunione sarà quello di costruire QUANTOMENO un tavolo permanente di consultazione collettiva e di azione comune al fine di costruire nella nostra provincia un forte e radicato movimento per la pace.