Mercato San Severino: amministrative, Bennet “Città del lavoro e della crescita sociale”

Rita Occidente Lupo

Il problema lavorativo, d’ampia ricaduta sociale. I suoi rigurgiti, anche nel ridente Comune irnino, che risente di una piaga sociale, che spinge specialmente le nuove generazioni ad emigrare. Di qui l’attenzione del candidato Sindaco alle amministrative, Vincenzo Bennet, che basa la sua campagna elettorale sull’ascolto delle istanze civiche, per mettere a fuoco le dinamiche d’interscambio, atte a rilanciare piste di opportunità, per creazione di posti occupazionali. Volano, la vicinanza con l’Ateneo fiscianese che consente, grazie alla sua felice ubicazione nella Valle irnina, una veicolazione di saperi, in un costruttivo interscambio, atto al possesso di competenze spendibili anche in panorami europeisti. Pertanto, la promozione di progetti d’aggiornamento e la formazione continua su tematiche innovative (Industria 4.0, Internet oh Things, Trasferimento tecnologico) a favore delle diverse figure operanti sul territorio. In tale ottica, la realizzazione di percorsi formativi ed esperienziali sull’autoimprenditorialità. “Nel nostro programma elettorale- ha dichiarato Bennet ai numerosi intervenuti in queste sere nelle diverse frazioni, che stanno attentamente seguendo la campagna elettorale- l’istituzione di un Osservatorio Permanente sulle Politiche di Coesione dell’UE, sì da riunire l’Amministrazione Comunale, l’Università, i rappresentanti imprenditoriali, per la promozione d’iniziative di studio e la divulgazione di tutte le opportunità disponibili, per realizzare progetti di sviluppo economico-produttivo. Nostra ferma intenzione, grazie al lavoro in team con le tre liste che sostengono la mia candidatura, operare sinergicamente con gli altri Comuni, per la realizzazione di una Rete, sì da mettere a segno un Piano Strategico dell’Area Vasta “Irno Valley”. Siamo convinti che il nostro territorio meriti un’alta dignità, dopo anni di errate scelte politiche, che l’hanno portato al commissariamento. La mia discesa in campo, per amore del mio paese natìo, che ha le credenziali per rifiorire appieno in tutte le sue potenzialità, essendo degno scrigno anche di bellezze architettoniche, non sufficientemente valorizzate. La scelta della mia progettualità, affidata al voto democratico, che potrà mutare le sorti del paese, se ci sceglierà a Palazzo di Città.”