Bracigliano: successo meeting “La forza della terra”

 Anna Maria Noia

Grande successo per il meeting “La forza della terra. Aree interne-politiche rurali-fondi europei”, il 5 maggio scorso a Palazzo De Simone – in Bracigliano. La struttura di via Vittorio Emanuele ha ospitato, quale splendida e opportuna location, un evento unico nel suo genere – che ha visto alternarsi, come prestigiosi relatori, politici e amministrativi di schieramenti trasversali. Per l’occasione, hanno aderito all’importante happening – incentrato sull’agricoltura, sulla produttività e sulla rinascita (appunto) della terra e sull’utilità dei Gal (Gruppi di azione locale, con possibilità di creare strategie occupazionali per i giovani), ma soprattutto sulle opportunità di accedere ai finanziamenti europei – ospiti illustri e qualificati. A far gli onori di casa, per un breve indirizzo di saluto: Antonio Rescigno (primo cittadino di Bracigliano, nonché presidente della comunità montana “Irno”). Che ha introdotto i partecipanti: Luca Cerretani – vicepresidente dell’Ente Provinciale di Salerno, al posto dell’unico esponente invitato assente (per motivi istituzionali) Giuseppe Canfora – appunto presidente a S. Agostino; Franco Gioia – responsabile principale di “Terra è vita”, Gal con sede proprio tra Bracigliano e Valle Irno; Valerio Calabrese, per le politiche agricole di Legambiente Campania; Carmine Pecoraro – presidente Cia (confederazione agricoltura) di Salerno; Rosario Rago, direttamente da Confagricoltura Campania; Franco Alfieri, consigliere regionale con delega ad Agricoltura e Pesca; l’on. Tommaso Amabile (consigliere alla Regione Campania); l’on. Tino Iannuzzi – componente della commissione Ambiente alla Camera dei Deputati; la senatrice Angelica Saggese – della nona commissione permanente per la Produzione Agroalimentare. Ha inteso presenziare – inoltre – anche Franco Picarone (commissione Bilancio alla Regione Campania), evidentemente consapevole dello spessore e dell’entità di questa manifestazione. Moderata – con competenza e professionalità, nonché garbo – da Anna Ferry-Ferrentino, creatrice di eventi molto nota nel comprensorio (ma non solo), conoscitrice delle dinamiche giornalistiche e collaboratrice dell’associazione “Khorakhané”. È peraltro responsabile del progetto “La bellezza nell’imperfezione” – sorta di “brand” da lei istituito. La Ferrentino è stata validamente supportata da un’apposita equipe, con un ufficio stampa ad hoc e tanti collaboratori. Il tutto ben organizzato (al meglio possibile) in soli venti giorni, volontariamente da parte di tutte le professionalità. A concludere, per la cronaca, la kermesse è stato l’on. Nicola Caputo – tra i parlamentari europei più alacri ed attivi. Alla commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale. Un parterre di tutto rispetto, quindi, dal primo all’ultimo personaggio politico invitato; la classica “ciliegina sulla torta” è stata proprio la riflessione di Caputo – che ha saputo cogliere i numerosi spunti di proposta da parte degli altri convenuti. Non è mancata una benedizione, diretta alla terra e ai campi: don Michele Di Martino – da poco parroco di Bracigliano – ha evocato ed invocato l’aiuto del Signore per tutto ciò che il terreno ci dona e anche rappresenta, nel corso della vita umana. La tavola rotonda è andata più che bene. All’accoglienza, circa un centinaio di registrazioni – tra le autorità (più di 70) e i “semplici” cittadini, che hanno affollato i locali di Palazzo De Simone. L’incontro-dibattito, fortemente voluto dagli amministratori di Bracigliano (in primis il sindaco Rescigno), aveva (l’abbiamo affermato sopra) come sottotitolo “Aree interne-politiche rurali-fondi europei”. Di questo hanno, infatti, discusso i tanti intervenuti. Guarda caso, proprio il 5 maggio di molti anni fa (1998) Bracigliano è stata sommersa dal fango dell’alluvione occorsa a questa e ad altre cittadine in uno sfortunato momento di calamità. Ed è anche per questo che si è inteso denominare il convegno “La forza della terra”. Una forza produttiva, però, non distruttiva come nel ’98! Dall’happening sono emerse importanti questioni – da approfondire ancora maggiormente. Don Michele Di Martino, difatti, ha accennato alla tragedia e ha tenuto una brevissima prolusione. Da figlia e familiare di umili (nel senso non deteriore del termine) coltivatori della terra, Anna Ferry-Ferrentino (nel proprio “outing”) ha organizzato il convegno proprio al fine di stimolare la comprensione di come sfruttare le immense risorse (e ricchezze) dei nostri territori più interni, ricavandone benefici economici. Appunto volendo accedere ai fondi programmati; sono infatti ben 8 milioni di euro, quelli stanziati tra Comunità Europea e Regione Campania. Magari da destinare ai Gal, che possono – soprattutto nelle parole della Saggese, ma anche (prima) di Gioia e di Caputo – davvero creare le basi per l’occupazione dei giovani. Valorizzando le aree cosiddette “interne” – anch’esse da tener presente nelle politiche economico-finanziarie o ambientali di livello nazionale e locale. Il meeting ha coinvolto numerosi portatori di interessi (altrimenti detti “stakeholder”) che – tra l’altro – si sono soffermati sui problemi dell’agricoltura in questi ultimi tempi, dalla preoccupazione per i parassiti delle piante (soprattutto inerenti le ciliegie di Bracigliano) alla necessità della filiera corta e dell’accesso al credito per le imprese di trasformazione, realtà molto variegate nell’hinterland. Gli amministratori sono stati concordi sul fatto che “Occorre potenziare il turismo agroalimentare nel territorio – parola di Carmine Pecoraro e di tutti gli altri – innovando però la tradizione dei nostri avi contadini”. Insomma, se vogliamo che i giovani rimangano nel proprio ambiente di vita e non se ne vadano fuori è necessario combinare antico e moderno; tra tecniche “storiche” e nuove tecnologie. Questo il succo delle relazioni tenutesi a Palazzo De Simone. Tra esempi pratici e idee da sviluppare. Tra i presenti in sala, insieme a molti altri, i sindaci di Cava De’ Tirreni Vincenzo Servalli e di Calvanico Franco Gismondi. All’inizio della convention, alcuni studenti degli istituti braciglianesi hanno eseguito – con vari strumenti – l’inno alla gioia simbolo innico della Unione Europea. Altri studenti del Salernitano hanno effettuato le presenze in regime di alternanza lavoro. Tra costoro annoveriamo gli allievi dell’istituto alberghiero “Roberto Virtuoso” – direttamente da Salerno. Il tutto si è concluso in bellezza, con la degustazione di specialità culinarie braciglianesi a cura di esercizi gastronomici e di ristorazione come “La pignata”, “Bella Napoli”, “La taverna dei briganti”. I piatti proposti all’attenzione del pubblico erano: braciola di capra su pane dei “maestri” fornai di Bracigliano; mallone con broccoli e patate; fave con guanciale e patate; sformatini di pasta, frittata con asparagi. Tutto a favore della cittadina, vero e proprio “corridoio fertile” della provincia. Il vino è stato gentilmente offerto dalle cantine di Cava De’ Tirreni. Sostegno morale e fattivo anche da parte di “Cava sviluppo” e – quale sponsor tecnico – di “Cecom arti grafiche” (Bracigliano).