Regione Campania: Bonavitacola-De Magistris "Le confusioni di Dema/gistris"

Uno strumentale comunicato dei consiglieri di Dema e l’ennesimo appello all’incasso a prescindere del Sindaco De Magistris, convergono con pari infondatezza in un gratuito attacco alla Regione in tema di servizi ai disabili. In proposito si rendono necessarie alcune precisazioni. La Regione entra nella disponibilità delle risorse dell’apposito fondo nazionale non al momento del piano di riparto (mera previsione) ma al momento dell’incasso (effettiva disponibilità). Se il gruppo Dema partisse da questa elementare differenza, invece di polemiche gratuite, dovrebbe invece riconoscere l’esemplare tempestività con cui la Regione ha trasferito le risorse, effettivamente ricevute dallo Stato ai Comuni interessati. Ed infatti, la Regione Campania ha avuto nella sua disponibilità le risorse per il trasporto degli alunni disabili delle scuole superiori e l’assistenza specialistica il 28 novembre 2016. Gli uffici operanti presso l’assessorato regionale al Welfare hanno prodotto il decreto di pagamento il successivo 1° dicembre. Il mandato (n. 19856/2016) è stato pagato al Comune di Napoli dalla tesoreria della Regione il 27/12/2016. In tutto, ci sono voluti 30 giorni, non quattro mesi come dicono i polemici e confusionari amici di Dema. La Regione Campania, da quest’anno, per il trasporto scolastico, ha quasi raddoppiato i finanziamenti: da 4.5 milioni di euro del 2015 a 7.5 milioni di euro del 2016. Questo incremento è stato possibile grazie ad una battaglia condotta in conferenza Stato-Regioni, dove abbiamo modificato il criterio di riparto delle risorse, riducendo l’impatto della spesa storica, che penalizzava la Campania, a favore del costo standard, più premiante per la nostra Regione. Le politiche del Welfare, con specifico riguardo alle azioni in favore dei soggetti con disabilità, hanno caratterizzato la Giunta De Luca fin dalle prime settimane d’attività, costituendo una radicale inversione di tendenza rispetto al precedente governo regionale. Questa nuova attenzione ha riguardato in primo luogo il Comune di Napoli, cui sono state attribuite risorse per il welfare su stanziamenti che risalivano fino al 2010, per quasi 20 milioni di euro. Invece di tentare un maldestro e scoperto diversivo dal tema reale, i consiglieri di Dema dovrebbero spiegare come mai nel bilancio 2016 (peraltro approvato ai primi di agosto) il Comune ha operato rilevanti tagli ai servizi per disabili che, viceversa e giustamente, erano stati coperti negli anni passati. Ne sono risultati colpiti propri i servizi di assistentato e trasporto scolastico diverso da quello per le istruzioni superiori che non possono comunque essere coperti dalla Regione, che gestisce risorse per azioni di Welfare diverse da queste. Ancorché discutibile come scelta che incide su livelli essenziali d’assistenza, rientra nella responsabilità del Comune decidere prioritariamente quali servizi garantire. Ciò che è inaccettabile è alzare polveroni, adombrando omissioni regionali nell’erogazione di risorse per il Welfare a Napoli, quando è vero esattamente il contrario.  Almeno in materie così delicate e sensibili sarebbe opportuno mettere da parte il livore della polemica politica e dedicarsi a lavorare seriamente per le nostre comunità, partendo proprio dai più svantaggiati.
 
Fulvio Bonavitacola
Lucia Fortini