Religione e scoutismo: pregare è…

Oliviero Ferro*

Ecco alcuni suggerimenti di Baden Powell su come pregare. “un ragazzo dovrebbe imparare a pregare e non a recitare le preghiere”.e aggiunge su che cosa fare entrare nella preghiera:”a)GRATITUDINE per le grazie ricevute; b)IMPEGNO a contraccambiare con “buone azioni” fatte agli altri; c) RICHIESTA di aiuto per rimanere fedeli ai propri buoni propositi”. Quando pregare? Semplice la sua risposta “uno scout dovrebbe pregare almeno mattino e sera e anche in altri momenti della giornata…delle brevi preghiere che promuovono un’abitudine di comunione personale con Dio che può rimanere tutta la vita”. Bella questa frase che è un po’ la sintesi della sua esperienza con Dio “Se unite la preghiera agli esercizi, potete dire a Dio, mentre guardate così il cielo:”io sono vostro dalla testa ai piedi” e BEVETE LA BELL’ARIA DI DIO (attraverso il naso e non attraverso la bocca)”. B.P. è sempre molto concreto, per questo suggerisce (ma lo si fa ancora) di fare una preghiera prima e dopo i pasti “Dio vi ha concesso quel piacere e perciò dovrete ringraziarLo per questo, proprio come ringraziereste qualsiasi persona che vi abbia donato qualche cosa che vi sia piaciuto”. Non è molto caldo sulle lunghe e complicate preghiere. Le preferisce semplici e dirette e concrete, per questo consiglia “lasciate che le sue preghiere (del ragazzo) vengano dal cuore e non siano recitate a memoria”. Terminiamo con la “PREGHIERA INTERNAZIONALE” scritta da B,P, per i grandi raduni internazionali scout “Padre di noi tutti, ci riuniamo qui al Tuo cospetto, diversi nei Paesi da cui proveniamo e nelle razze che rappresentiamo, ma uniti nella nostra fratellanza sotto la Tua divina paternità. Veniamo dinanzi a te, col cuore riconoscente e lieto per i molti doni che ci hai elargito e grati che il nostro Movimento si sia sviluppato in qualcosa di accettabile ai Tuoi occhi. Per contraccambiarti, deponiamo sul Tuo altare, come umile offerta di ringraziamento, ogni sacrificio che riusciamo a fare di noi stessi per il servizio del prossimo. Chiediamo che durante il nostro incontro comunitario qui, noi, possiamo insieme, sotto la Tua divina ispirazione, acquistare una mentalità più ampia e una visione più chiara delle prospettive che ci si aprono dinanzi e delle occasioni che ci vengono date; e che in tal modo possiamo continuare, con rinsaldata fede, a portare avanti la nostra missione consistente nell’elevare gli ideali e le capacità dell’uomo e nel contribuire, mediante una più reciproca comprensione, a realizzate il Tuo regno di felicità, di pace, e di buona volontà sulla terra. Ascoltaci, o Padre. Amen”

Padre Oliviero Ferro, missionario saveriano, AE del Sal1 (4-4-2012)