Giovani, a caccia di futuro occupazionale

di Rita Occidente Lupo

Giovani sempre più a caccia di futuro. Secondo il rapporto Ocse 2016, in Italia oltre un terzo dei giovani tra i 20 e i 24 anni di età, non lavora e non studia. La percentuale, aumentata in misura superiore rispetto agli altri Paesi, sia per la crisi economica, che ha avuto come conseguenza un calo del tasso di occupazione, sia per la mancanza di speranze, con le quali i giovani guardano al proprio futuro. Infatti, anche gli studi, un tempo stimati propedeutici all’inserimento nell’humus lavorativo, oggi appaiono sterili. Le scalpitanti nuove generazioni, mordono il freno della tempestività. C’è da dire che però non solo il Bel Paese denuda tale piaga: infatti, anche in Grecia e Spagna, si riscontra una diminuzione simile (o maggiore) del tasso impiegatizio. Anche se, in tali Stati, molte nuove leve, disoccupate, reinserite nell’istruzione.