Eboli: capigruppo maggioranza su ostruzione opposizione PdZ

Siamo dinanzi alla solita, ennesima mistificazione dei fatti per ottenere mera visibilità mediatica. Abbiamo letto di “atti di inaudita gravità politica ed amministrativa”. Abbiamo letto di un “bavaglio messo al presidente della commissione Controllo e Garanzia”. In realtà, alla prova dei fatti, che giustamente devono emergere, il bavaglio è stato posto sulla bocca dei commissari di maggioranza. Un bavaglio indice di una opposizione palesemente e maldestramente antidemocratica ed illiberale che, nella persona del presidente Petrone, ha impedito che venisse discussa e votata la relazione sul Piano di Zona, nella riunione di venerdì scorso, a poche ore dal Consiglio comunale. Relazione che, poi, con un blitz, si voleva far discutere, nonostante l’illegittimità del comportamento adottato e la mancata approvazione. Il funzionamento della commissione ha un puntuale regolamento e, se non è stato discusso il documento all’ordine del giorno, è stato solo perché il presidente Petrone non ha saputo o, evidentemente, voluto far rispettare le regole. Ed è questo il vero fatto di gravità inaudita. Perché se un organo deputato al controllo dei regolamenti interni non è in grado di rispettare il proprio, allora significa che chi è deputato al coordinamento dei lavori è in malafede, oppure non ha le capacità per presiedere un’assise così importante. È, questo, l’ultimo episodio a testimonianza di un’opposizione sterile, allo sbando, capace esclusivamente di compiere sciacallaggio su procedure tecniche che riguardano la gestione pregressa e mai l’indirizzo politico. Si parla di Piano di zona, infatti, non conoscendone le finalità, le funzioni, i confini gestionali. È esso, ricordiamo, uno strumento associato di funzioni che coinvolge 8 comuni, più Regione, Asl e Provincia. Non comprendendo ciò, l’opposizione mediocre e strumentale copre di ridicolo questa comunità. Innanzitutto, le critiche alle proroghe sono state rigettate dall’ANAC. Per giunta, in un solo caso si è trattato di un atto scelto da questo Piano di Zona, trattandosi tra l’altro di continuità tecnica nelle more dell’aggiudicazione, deliberato dal coordinamento dei sindaci. Nulla di illegale, ma piuttosto garanzia di continuità assistenziale agli anziani in assistenza domiciliare. Sull’assistenza specialistica dei disabili, l’attaccante è ridicolo. Il servizio è terminato nell’anno solare 2015/2016 e nessuna anomalia è stata riscontrata dal’ANAC: il progetto Home Care Premium è svolto con la procedura dei buoni sociali. La selezione del nuovo dirigente del Piano Sociale, poi, è l’esempio di come manovre mediatiche hanno tentato di condizionare l’esito di un concorso pubblico, senza però riuscirci. Perché dalla nostra parte c’è la consapevolezza di aver fatto tutto in nome della legge e in piena trasparenza: gli atti sono disponibili alle autorità giudiziarie. Questo, perché, trasparenti e corretti, non temiamo ripercussioni e, soprattutto, non ci facciamo influenzare dal tentativo malizioso e cattivo di chi, pur di vendicarsi del risultato elettorale, non esita a lavorare contro i nostri concittadini e tutta la nostra comunità.

I capigruppo consiliari di maggioranza