Sarno: FI, Mancuso ”Pd ha responsabilità politica su spartizioni, vedi finanziamenti Associazioni compagne”

Canfora e la sua “band” finalmente hanno pensato di dare una scossa alla stasi ed inezia dell’azione amministrativa, sfruttando un POC regionale (Programma Operativo Complementare di eventi e iniziative turistiche) per favorire ed incrementare (almeno economicamente) manifestazioni culturali quali la kermesse Sarno Film Festival. Non possiamo nascondere che meritano un grosso plauso i membri dell’associazione “Il Cantiere dell’alternativa” che da qualche anno hanno avuto la determinazione ed il  “coraggio” di proporre iniziative di promozione del Cinema a Sarno dove ormai da anni non ci sono più sale cinematografiche. Tuttavia, non si può omettere di censurare il metodo che l’amministrazione Canfora ha adottato per privilegiare, tra le altre associazioni culturali presenti sul territorio (si pensi all’associazione promotrice della rassegna “Episcopio Teatro Festival” giunta alla ventunesima edizione) quella riconducibile all’assessore Dea Squillante, di cui è stata Presidente, ovvero “Il Cantiere dell’alternativa”.  A questo punto la domanda che sorge spontanea è la seguente: può inventarsi, realizzarsi e finanziarsi (con circa 40 mila euro) una manifestazione cinematografica nella nostra città, sprovvista da troppi anni di una sala cinematografica? Dove il “nuovo” Teatro è mausoleo, ossia una struttura chiusa lasciata alla mercé dei vandali? Insomma, ci si chiede, prima di tutto, in quale location saranno proiettati i cortometraggi ammessi al “concorso” ? Ed è forse idonea la struttura individuata nell’auditorium del Centro Sociale, o in quella alternativa di Palazzo Capua, sede attuale Museo? Sono queste le sedi adeguate ad una manifestazione cinematografica che aspirerebbe a diventare riferimento non solo per l’agro sarnese nocerino? Non è, dunque, necessario creare prima i presupposti strutturali per realizzare un progetto ambizioso quale quello di Sarno Film Festival? Ma analizziamo quelle che sono le finalità meritorie che hanno determinato l’amministrazione comunale a proporre per il finanziamento regionale il solo progetto SFF (che non deve essere confuso con “FFSS che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene” – titolo del famoso film di Renzo Arbore-). Orbene, l’obiettivo della kermesse -secondo il progetto presentato- sarebbe quello di valorizzare il territorio e le sue eccellenze, in primis il pomodoro San Marzano (prodotto noto in tutto il mondo). Inoltre, per rendere attrattivo il nostro territorio, si vorrebbero valorizzare le strutture ed i servizi turistici presenti nell’area interessata, prevedendo un flusso turistico di 300 unità per il solo pernottamento. Tuttavia, non si comprende a quali strutture si alluda, considerando che oltre all’Hotel Flaminia, che allo stato ospiterebbe quasi esclusivamente rifugiati, ci sono poche altre realtà recettizie, per lo più a conduzione familiare. Insomma, il progetto presentato per il finanziamento regionale sembra un condensato di “illusioni, che vorrebbe immaginare Sarno come Giffoni, con il suo Festival per i ragazzi.  In conclusione, per ritornare al metodo democratico adottato dalla giunta Canfora si deve evidenziare che, alla delibera della giunta municipale del 14 luglio scorso, sia il Sindaco che l’assessore al ramo (Dea Squillante) risultano assenti e, quindi, non hanno espresso il loro voto. Dunque, si può forse dubitare ancora che il sindaco e l’assessore Squillante ignorassero che in realtà c’era un serio conflitto di interessi nel votare quella delibera e proporre per il finanziamento regionale solo la kermesse Sarno Film Festival, trascurando di valutare anche le altre associazioni ed i loro progetti? Certo che no. Questa è l’ennesima prova della trasparenza e della legalità che la Giunta Canfora ha saputo mettere in pratica in questi due anni di amministrazione assolutamente deficitaria che, però, ha favorito solo e sempre gli amici ed i “compagni”. Allora il coordinatore del maggiore partito di opposizione avrebbe il dovere di chiedere le dimissioni di Canfora? Certamente. Ma il sindaco è incollato alla sua poltrona!

 

Avv. Walter Mancuso

Coordinatore di Forza Italia Sarno