Vallo di Diano: Codacons, disinfestazioni e veleni

Come se nulla fosse, si continua a ignorare l’allarme  del Consiglio Nazionale delle Ricerche che, ben undici anni fa, ha diramato un comunicato contro le pratiche di  disinfestazione su vaste aree. Ad ogni morso di zanzara, quindi, si potrà invocare l’intervento salvifico dell’ASL, con spargimento di “veri e propri veleni” in quantità sempre maggiori nei nostri centri urbani. Bisogna infatti ignorare i poco costosi metodi alternativi della lotta a questi insetti fastidiosi. Bisogna non far sapere che, favorendo la nidificazione di rondini e pipistrelli, si può ridurre il numero delle punture inferte agli arti umani scoperti. Si deve ignorare che nelle risaie del Nord si utilizza la “gambusia affinis” come contrasto biologico alla proliferazione delle larve di zanzare.  Invece, le rondini scacazzano, così siamo soliti distruggerne i nidi, nonostante tale pratica sia perseguibile per legge, i pipistrelli evocano orribili scenari transilvanici, e la “gambusia” è solo un pesciolino che costa molto poco sul mercato e la cui opera non porta a richiedere laute commesse esterne.  E perciò, buon veleno a tutti!  (ah… nei manifesti in cui si annuncia la pratica “malsana” è riportato, molto cautamente, il numero telefonico del centro antiveleni del  Cardarelli, ma non si capisce perché!) Sempre grato dell’attenzione, allego comunicato e porgo cordiali e
poco velenosi saluti.
prof. Roberto De Luca
Responsabile Sede CODACONS Vallo di Diano