Caprioli: arrivo immagine Vergine, che ha visitato 35 nazioni e 450 parrocchie italiane

Giungerà a Caprioli, in località Torraca, nella chiesetta della Madonna della Neve, il 4 e il 5 agosto prossimi, l’immagine di  Maria di Nazareth, che, prima di giungere nel Cilento, ha visitato 35 nazioni differenti e, in Italia, ben 450 parrocchie. La sacra immagine di Maria di Nazareth, denominata con le parole di Mons. Bello “Donna in cammino”, è una deliziosa immagine della Vergine, voluta dalla Custodia di Terra Santa e incoronata in Piazza San Pietro da S. Giovanni Paolo II. Ha visitato ben 35 nazioni, in una peregrinatio mondiale per consacrare il mondo a Maria, in occasione del giubileo del terzo millennio.  La statua lignea è opera dello scultore Gregorio Vincenzo Mussner. Essa ritrae una giovanissima Maria, la quale, viene ritratta, dopo l’annuncio dell’Arcangelo, con il grembo appena pronunciato mentre scende in fretta i gradini della casa di Nazareth per portarsi un aiuto ad Elisabetta. Il pronto movimento e il cammino in discesa sono da leggere teologicamente: nella fretta per servire Elisabetta la sacra immagine vuole significare la fede che prontamente diviene carità; mentre nel discendere si intravvede il cammino battesimale fatto di “discesa” (katàbasis) e di “ascesa” (anàbasis). L’iniziativa della peregrinatio è stata voluta e promossa dalla Confraternita del Rosario Antico, un gruppo nato in seguito all’esperienza condotta da sei anni e impegnato nell’azione missionaria di una peregrinatio presso le comunità parrocchiali. Finora sono state compiute circa 450 visite e soste in altrettante parrocchie. La forma di evangelizzazione praticata è quella del cosiddetto “Rosario Antico”, la forma originaria della pia preghiera così come veniva recitata nel XV secolo. Maria di Nazareth ha iniziato il percorso all’Antiquarium di Palinuro il 26 e il 27 luglio scorso, il 29 e il 30 luglio si è recata presso il Castello Vinciprova di Pioppi e il  4 e il 5 agosto sarà a Caprioli in occasione della festa dedicata alla Madonna. «È un’esperienza di grande emozione e di profonda riconoscenza verso la madonna e verso il francescano Padre Michele che sta girando per raccontarci la sua storia e il rosario antico, una nuova avventura di grande speranza per questo mondo che va a rotoli» ha commentato il direttore artistico Carlo Sacchi.